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Strage Erba, confessione piena dei vicini. Marzouk: ''Raffaella era incinta''

Ai coniugi Romano viene contestato il reato di omicidio plurimo premeditato. ''Avrebbero agito sullo stesso piano con uguale intensità'', rivela la Procura di Como
Strage Erba, confessione piena dei vicini. Marzouk: ''Raffaella era incinta''
Ai coniugi Romano viene contestato il reato di omicidio plurimo premeditato. ''Avrebbero agito sullo stesso piano con uguale intensità'', rivela la Procura di Como
COMO -  ''Piena confessione salvo che sulla contestata aggravante della premeditazione, su cui gli indagati hanno fornito dichiarazioni contradditorie''. Questo il risultato dell'interrogatorio di Olindo Romano e Angela Rosa Bazzi che ieri ...

COMO -  ''Piena confessione salvo che sulla contestata aggravante della premeditazione, su cui gli indagati hanno fornito dichiarazioni contradditorie''. Questo il risultato dell'interrogatorio di Olindo Romano e Angela Rosa Bazzi che ieri hanno ammesso le loro responsabilità nella strage di Erba dell'11dicembre scorso, quando furono massacrati nella loro abitazione Raffaella Castagna, il figlio Youssef, la madre Paola Galli e la vicina Valeria Cherubini. Lo ha reso noto oggi la Procura di Como precisando che ''nessun altro soggetto risulta coinvolto nelle indagini'' che saranno ''concluse al più presto con la richiesta di rinvio a giudizio''. Ai coniugi Romano viene contestato il reato di omicidio plurimo premeditato.

Le indagini da parte della Procura di Como hanno permesso, spiega il procuratore capo Alessandro Maria Lodolini, ''di ricostruire con esattezza la dinamica dei delitti contestati: quattro omicidi, di cui tre premeditati, un tentato omicidio, un incendio e una tentata distruzione dei cadaveri mediante l'incendio''. Il ruolo della coppia è per gli inquirenti di ''assoluta parificazione. Avrebbero agito sullo stesso piano con uguale intensità. Anche l'omicidio del piccolo Youssef, che è stato sgozzato, è attribuito ad entrambi''.

Secondo quanto emerge dalla ricostruzione fornita dal pm Massimo Astori, le vittime sono state colpite ''con più armi, sia di tipo contundente, una spranga di ferro, che da taglio''. Armi che la coppia avrebbe poi provveduto ad eliminare.

E il movente? Banale, secondo il magistrato, e legato ad una litigiosità condominiale frequente. A scatenare la furia omicida dei Romano sarebbe stata, precisa Astori, ''anche la causa che la coppia doveva discutere due giorni dopo il massacro, davanti al giudice di pace di Erba''. Un'udienza in cui i coniugi avrebbero dovuto rispondere di minacce e lesioni nei confronti di Raffaella Castagna, che aveva riportato anche un trauma cranico, giudicato guaribile in 7 giorni.

Ad incastrare i killer, anche prove scientifiche. ''Il Dna di una vittima e quasi certamente di un'altra - ha spiegato il pm - sono state trovate nell'auto della coppia Romano''. Elementi cui va aggiunta anche la testimonianza di Mario Frigerio, marito della Cherubini ed unico supertiste del massacro, definita da Astori ''fondamentale''.

Azouz Marzouk, il marito di Raffaella Castagna, ora minaccia di vendicarsi. Non solo. ''Credo proprio che Raffaella fosse incinta quando l'hanno massacrata'', rivela l'uomo. Un'ipotesi, quella che la donna aspettasse un altro bambino, che per Azouz è ''quasi una certezza'' ma che al momento non sarebbe confermata dall'autopsia. ''Noi musulmani - spiega all'ADNKRONOS il tunisino - non avremmo fatto del male ad un bambino. A questo punto sono convinto che hanno fatto tutto questo per Youssef. Per invidia. Perché non possono avere figli''.

Diversa la reazione di Carlo Castagna, papà di Raffaella. ''Li perdono e li affido al Signore. Bisogna perdonare in questi momenti. Bisogna finirla con l'odio'', ha detto alla 'La vita in diretta'.

Intanto, sono stati concessi dalla Procura di Como i nullaosta per celebrare i funerali delle quattro vittime. Cerimonie separate sulle cui date, al momento, non c'è nessuna certezza. Raffaella Castagna e il piccolo Youssef di 2 anni, recentemente convertiti all'Islam, saranno sepolti a Zaguan, 60 chilometri dall'aeroporto di Tunisi, paese d'origine di Marzouk. Per Paola Galli la cerimonia si svolgerà ad Erba. Valeria Cherubini, la vicina di casa accorsa alle urla delle prime vittime, sarà tumulata a Montorfano.


 

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