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Caso Monn: per Teleticino 'dietro la smentita linguistica del Governo, emerge la conferma'

Foto d'archivio
Caso Monn: per Teleticino 'dietro la smentita linguistica del Governo, emerge la conferma'
LUGANO - "In seguito alle nostre rivelazioni di ieri sera - si legge in una nota stampa diramata in serata da Teleticino - il Consiglio di Stato smentisce che l’Amministrazione federale delle contribuzioni abbia trasmesso un parere o un giudiz...
LUGANO - "In seguito alle nostre rivelazioni di ieri sera - si legge in una nota stampa diramata in serata da Teleticino - il Consiglio di Stato smentisce che l’Amministrazione federale delle contribuzioni abbia trasmesso un parere o un giudizio sul caso Monn. Nella nota diramata nel pomeriggio conferma però che il 24 febbraio Berna ha inviato una lettera al Governo chiedendo ulteriori informazioni su accertamenti di fatto, che competono all’autorità cantonale, necessari per redigere il richiesto apprezzamento giuridico sul caso che ha spaccato la Divisione delle contribuzioni".

"TicinoNews - si legge ancora nella nota dell'emittente di Melide - non ha mai parlato né di un parere né di un giudizio. Ma unicamente di un rapporto. Se il Governo preferisce usare il termine “lettera”, ne prendiamo atto. Ma dietro questa smentita linguistica, emerge chiaramente la conferma della notizia: Berna ritiene di non essere in grado di giudicare, sulla base della documentazione trasmessa finora dal Ticino, se il passaggio del pacchetto azionario dell’azienda da Francesco Monn ai suoi figli andava tassato, come sostengono i due vicedirettori della Divisione delle contribuzioni Claudio Allidi e Giancarlo Lafranchi, o considerato esente da imposte, come ritengono il direttore Stefano Pelli e il suo vice Pietro Dell’Era".

E ancora Teleticino: "perché il problema di fondo, scrive l’Amministrazione federale al Governo, è stabilire se Francesco Monn era in grado di risarcire la società, dalla quale negli anni scorsi ha prelevato ingenti capitali. Essendo il suo patrimonio quasi interamente immobiliare, si tratta quindi di stabilire quanto valgono quegli immobili. E su questo punto esistono valutazioni nettamente divergenti tra Pelli e Dell’Era da una parte e Allidi e Lafranchi dall’altra. Ed esiste una perizia fatta allestire dal Governo all’Ufficio stime, che fa capo al Dipartimento delle finanze. Perizia che però Berna non ritiene sufficientemente attendibile".

"Ecco perché - conclude Teleticino - come abbiamo rivelato ieri sera, l’Amministrazione federale si chiede se non sarebbe stato opportuno che il Governo commissionasse una perizia esterna sul valore degli immobili di Monn. Tant’è che, in base a indiscrezioni raccolte oggi, nella sua prima seduta post carnevalesca, martedì prossimo, il Consiglio di Stato deciderà se ordinare o no questa perizia esterna. Confermiamo anche che Berna ribadisce che in casi simili a quello che coinvolge la famiglia Monn le autorità cantonali di tassazione dispongono di un margine di apprezzamento per decidere se tassare oppure no un passaggio di società di padre in figli".

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