Liti in Municipio, il Ppd denuncia mancanza di collegialità

BELLINZONA - Alta tensione nel Municipio di Bellinzona. A pochi giorni da quel venerdì 13 che ha agitato le acque nel Palazzo Civico prima per le discussioni in merito ai trasporti pubblici nel centro città e poi per l'opposizione contro l'impianto cantonale di distruzione dei rifiuti a Giubiasco, e che vede opposti da una parte il sindaco Brenno Martignoni e dall'altra gli altri membri dell'Esecutivo, i protagonisti della querelle vengono ora richiamati all'ordine e viene denunciata la mancanza di collegialità. A farlo è il Partito popolare democratico che in un comuncato stampa diramato ieri ha invitato i municipali a "riprendere le redini dell'Esecutivo".

"La mancanza di coesione del Municipio, e, in particolare la scollatura tra capo dell’Esecutivo e resto del consesso, è esplosa alla luce del giorno" scrive il Ppd. "A questo punto il sospetto che questa mancanza di unità e di collegialità dell’Esecutivo fosse la causa del preoccupante immobilismo che il Municipio ha sinora manifestato, è divenuta una certezza. La sezione Ppd di Bellinzona, per il tramite del suo ufficio presidenziale, invita ora il resto del Municipio a portare sino in fondo le conclusioni che questo clamoroso gesto del capo dell’Esecutivo rende inevitabili.
L’ufficio presidenziale osserva ancora che la firma all’opposizione, che ha violato la decisione municipale, come quella di tutte le risoluzioni, è collettiva e che pertanto pure il segretario comunale che l’ha apposta, unitamente al sindaco, e che assiste a tutte le sedute dell’E secutivo, redigendone il verbale, non poteva non sapere che la stessa era contraria alla decisione del Municipio".