Nuovi luoghi a rischio prostituzione in arrivo nel Mendrisiotto

LUGANO - Combattere contro lo sfruttamento dela prostituzione e contro quel sottobosco che ruota attorno al fenomeno non è affatto facile per magistratura e polizia ticinesi, soprattutto da quando l'arte più antico del mondo si è spostato dai locali agli appartamenti privati o in saune. E nuovi locali a quanto pare apriranno prossimamente nel Mendrisiotto. Lo ha rivelato in un'intervista al Corriere del Ticino, il procuratore pubblico Nicola Respini, che ha espresso preoccupazione sulla situazione della prostituzione illegale: "Sappiamo di un paio di locali che verranno aperti nel Mendrisiotto e un altro nel Bellinzonese: si tratta di saune- massaggi. Posti dove solitamente vengono ingaggiate ragazze straniere. Di regola giovani, che a volte già si prostituiscono nel Paese dorigine, in Ungheria ad esempio, per lequivalente di 10 o 20 franchi. Non ignorano che qui possono guadagnare dieci volte tanto, magari accompagnate, o scortate, da fidanzati che lucrano su quellopportunità. Personaggi che in Svizzera fanno vacanza e incassano".
La prostituzione continua a far parlare di se e a ben poco sono valse finora retate e blitz nei locali notturni, negli appartamenti, chiusure di postriboli. Eppure, nel 2000, il Cantone, per far fronte a questi problemi, aveva varato una legge sulla prostituzione (Lprost), che prevedeva tra laltro che le lucciole si annunciassero come tali presso lautorità. Evidentemente la nuova legge non è servita; ad annunciarsi è stato solo un numero ridicolmente esiguo di operatrici del sesso: la stragrande maggioranza di esse continua ad esercitare il mestiere più vecchio del mondo, in un sottobosco di appartamenti, esercizi pubblici, ex alberghi. Ed è in questo sottobosco che possono fiorire fenomeni di sfruttamento e di tratta di esseri umani.




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