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UFO, 130 avvistamenti dal 1995 ad oggi

La Nasa ha annunciato martedì la scoperta di una nuova classe di pianeti oltre il nostro sistema solare. Esistono gli alieni? Anche in Ticino si vedono UFO? Ne abbiamo parlato con Candida Mammoliti, presidente del Centro Ufologico della Svizzera Italiana.
Foto d'archivio
UFO, 130 avvistamenti dal 1995 ad oggi
La Nasa ha annunciato martedì la scoperta di una nuova classe di pianeti oltre il nostro sistema solare. Esistono gli alieni? Anche in Ticino si vedono UFO? Ne abbiamo parlato con Candida Mammoliti, presidente del Centro Ufologico della Svizzera Italiana.
di Joe Pieracci LUGANO - Un gruppo di ricercatori che partecipano al progetto Seti, Search for Extra Terrestrial Intelligence, programma di ricerca che si propone di identificare esseri intelligenti di altri pianeti, ha captato un segnale radi...

LUGANO - Un gruppo di ricercatori che partecipano al progetto Seti, Search for Extra Terrestrial Intelligence, programma di ricerca che si propone di identificare esseri intelligenti di altri pianeti, ha captato un segnale radio che appare come il più artificiale tra quelli ricevuti negli ultimi sei anni. La sua frequenza è di 1420 megahertz: siamo nella «finestra dell’acqua», è su questa lunghezza d’onda, tra 21 e 18 centimetri, che emettono l’idrogeno (l’elemento più diffuso nell’universo) e l’ossidrile, la molecola O-H. Il radiotelescopio che ha captato l’ipotetico messaggio di una altrettanto ipotetica civiltà aliena è il maggiore del mondo, quello di Arecibo, Puerto Rico, largo 305 metri.

Martedì la Nasa aveva invece annunciato la scoperta di una nuova classe di pianeti oltre il nostro sistema solare. La classe comprende due esopianeti (ovvero situati oltre il nostro sistema solare) delle dimensioni di Nettuno, grande 14 volte la Terra. Si distingue così da quella della maggior parte degli altri esopianeti finora scoperti, delle dimensioni di Giove, 318 volte il nostro pianeta.
La scoperta, fatta da un team formato da ricercatori del Carnegie Institute di Washington, dell'università di Berkeley, in California, e dell'università del Texas di Austin, era stata preannunciata dall'ente spaziale americano nel suo sito internet.

Secondo gli scienziati, i due pianeti appena scoperti sarebbero solidi, probabilmente formati da rocce e ghiaccio. Il primo pianeta si trova nell'orbita di una stella denominata Gliese 436, nella costellazione del Leone, a 30 anni luce dalla Terra. Il pianeta impiega sessanta ore per completare un giro attorno alla sua stella, quindi il suo 'anno' dura due giorni terrestri e mezzo. Il secondo è più lontano, nella costellazione del Cancro, a 41 anni luce dal nostro pianeta. La sua stella si chiama 55 Cancri ed è un sole più luminoso del nostro, attorno a cui il nuovo pianeta completa un'orbita ogni tre giorni. Altri 3 pianeti più grandi ruotano attorno a 55 Cancri, rispettivamente in 15, 44 e 4529 giorni.

La parola all'esperto

"Gli strumenti tecnici di valutazione che noi oggi conosciamo per l'esplorazione dello spazio - ci spiega Candida Mammoliti, presidente del Centro Ufologico della Svizzera Italiana (CUSI) - ci permettono di addentrarci solo per un decimo nella nostra galassia. Immaginiamo dunque cos'è la nostra scienza rispetto all'universo e a quanto può essere ancora scoperto. Un decimo della nostra galassia ci è conosciuto, tutto il resto invece a livello tecnico e metodico non è ancora esplorabile. E di galassie come la nostra ce ne sono a miliardi. Quindi mi sembra innanzitutto giustissimo che la NASA divulghi un'informazione del genere. E poi mi sembra che sia evidente che queste realtà che sempre più si verranno a manifestare grazie a scoperte innovative, non sono che un piccolo granellino di sabbia in un grande mare. Pezzettini di un grande mosaico che noi piano, piano stiamo solo sfiorando. Questa scoperta dunque non mi stupisce. In ufologia, inoltre, siamo abituati a confrontarci con delle idee che a volte spazzano via in un attimo le convenzioni precedenti. D'altronde in umiltà bisogna accettarle e valutarle, perché senza questo atteggiamento dall'età della pietra ad oggi non avremmo fatto nessun progresso. Quindi benvengano queste scoperte e le relative informazioni".

Il Centro Ufologico della Svizzera Italiana (CUSI)

Il CUSI è nato nel 1995 e attualmente conta circa 35 soci. E' un Centro, che si basa sul volontariato e non ha nessuno scopo di lucro, ha la sua sede a Pambio Noranco, alla residenza Tiglio 17. L'attività del Centro è prettamente riferita alla ricerca ufologica.

"Ci impegnamo - spiega ancora Mammoliti - a registrare e a valutare tutte le segnalazioni di presunti avvistamenti di UFO che ci arrivano. Questi avvistamenti partono innanzitutto dal canton Ticino, ma anche dalla Svizzera interna e dalla vicina Italia. Noi, prima stendiamo un preciso rapporto di 5 pagine, ed in seguito valutiamo le segnalazioni. A volte sono spiegabili in termini convenzionali. Altre volte si tratta di fenomeni anomali, che hanno una dinamica propria che non rientra nei nostri canoni conosciuti, come per esempio in caso di luminosità fortissime; in questi casi siamo di fronte ad oggetti volanti non identificati, dunque UFO. Per studiare questi fenomeni collaborariamo con altri centri, ma principalmente con il Centro ufologico nazionale italiano (CUN)".

Quale lo scopo del CUSI? "La nostra priorità - ci dice Mammoliti - è quella di creare una buona divulgazione sul fenomeno perché riteniamo che sia importante che, anche se la ricerca ufologica non è ufficialmente accettata, la popolazione abbia la possibilità di aprirsi a questa esistente realtà. Una realtà che è molto fraintesa. Spesse volte anche manipolata da chi non vuole che si sappia che esiste un fenomeno extraterrestre. Questo perché? Perché l'ufologia, da quando esiste, è presa tra le unghie da interessi militari e tecnologici. La gente però vede. E si tratta di studenti, casalinghe, ma anche di medici o direttori di banca, gente serissima insomma. E noi pensiamo che tutte queste persone abbiano il diritto di avere delle informazioni altrettanto serie sulle quali poggiarsi per avere risposte concrete".

Ticino: due centri ufologici

In Ticino ci sono due centri che si occupano del fenomeno UFO: il Centro Ufologico della Svizzera Italiana (CUSI) di Pambio Noranco ed il Centro studi UFO (CSU) di Locarno.

Ticino: terra di avvistamenti di UFO

Candida Mammoliti: "Da quando esiste il CUSI ha catalogato 130 casi, di cui abbiamo regolare rapporto, classificati come avvistamenti UFO. Dunque si può dirlo: il Ticino è terra di avvistamenti di UFO. Ma non sappiamo se questo fatto è dovuto alla possibilità che la gente ha di rivolgersi ad un centro o se effettivamente in Ticino esistono delle particolari premesse, chiamiamole energetiche. Comunque una zona ricca di avvistamenti UFO è quella circostante il Monte San Salvatore. Non sappiamo perché, ma procedendo per ipotesi si può sostenere che potrebbe essere dovuto a motivi energetici. Si può ipotizzare che gli UFO abbiano una propulsione completamente differente dalla nostra e che hanno la capacità di utilizzare delle energie che noi non sappiamo ancora sfruttare. Per esempio potrebbe trattarsi di propulsione elettromagnetica o di ultilizzo di elementi chimici a noi sconosciuti e tramutati in potentissime energie di propulsione. Potrebbe essere che il Ticino, a livello geografico e anche atmosferico, abbia una qualche particolarità in questo senso. Ma ripeto: è solo un'ipotesi".

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