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CAMERE FEDERALI

Finanziamento della 13esima AVS: approvato il sistema “misto”

Ovvero quello che vuole sia un aumento dell'IVA sia quello dei contributi salariali. Le organizzazioni mantello dell'economia: «È uno scarico irresponsabile dei costi sulla popolazione attiva e sui giovani»
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Fonte ATS
Finanziamento della 13esima AVS: approvato il sistema “misto”
Ovvero quello che vuole sia un aumento dell'IVA sia quello dei contributi salariali. Le organizzazioni mantello dell'economia: «È uno scarico irresponsabile dei costi sulla popolazione attiva e sui giovani»

BERNA - Il Consiglio degli Stati ha compiuto un primo passo verso il finanziamento della 13esima mensilità AVS.

Dopo il "Sì" da parte di entrambe le Camere per l'attuazione dell'iniziativa popolare approvata a marzo 2024, oggi i "senatori" hanno deciso che sarà finanziata con un sistema misto che contempli l'aumento dell'IVA e l'incremento dei contributi salariali.

Con 23 voti favorevoli contro 19, il Consiglio degli Stati si è discostato oggi in prima lettura dalla proposta dell'Esecutivo, che puntava invece unicamente a un aumento dell'imposta sul valore aggiunto di 0,7 punti percentuali, che consentirebbe di ristabilire le casse dell'AVS entro il 2030.

La proposta aveva convinto già durante il dibattito di questo giovedì mattina e ipotizza un aumento dei contributi salariali, nella misura di 0,4 punti percentuali a partire dal 1° gennaio 2028, con una contemporanea riduzione dei contributi all'assicurazione contro la disoccupazione di 0,2 punti. In tal caso l'aumento effettivo netto sarebbe quindi di 0,2 punti: 0,1 per i datori di lavoro e 0,1 per i dipendenti.

I "senatori" hanno poi confermato il duplice aumento: «Ciò permette di tutelare le famiglie con redditi bassi e di coinvolgere anche i pensionati», ha puntualizzato Erich Ettlin (Centro/OW), che si è espresso a nome della maggioranza della Commissione della sicurezza sociale e della sanità (CSSS-S).

Questa soluzione permette anche di tenere conto di un'eventuale soppressione o incremento del tetto massimo delle rendite per i coniugi, oggi fissato al 150%, come richiesto da un'iniziativa popolare del Centro.

Gli esponenti dei due partiti borghesi hanno criticato il disegno di legge sostenendo che al centro del dibattito figura il finanziamento di un'iniziativa - quella del Centro - che però non è ancora passata alle urne.

UDC e PLR hanno auspicato una soluzione transitoria che si limiti unicamente ad un aumento dell'IVA di 0,6 punti percentuali applicato temporaneamente fino al 2030. Un'altra minoranza proponeva invece la non entrata in materia.

La soluzione votata dal Consiglio degli Stati frutterebbe circa 4 miliardi di franchi all'anno, a fronte dei circa 2,6 miliardi previsti dal progetto dell'Esecutivo. Questo senza tenere conto degli altri progetti che avrebbero un impatto sull'AVS, in particolare le rendite per vedovi e vedove.

Il dossier passa ora al Consiglio Nazionale.

«È uno scarico irresponsabile dei costi sulla popolazione attiva e sui giovani», hanno tuonato via comunicato congiunto l’Unione svizzera degli imprenditori (USI), l’Unione svizzera delle arti e mestieri (usam) ed economiesuisse.

Secondo le tre organizzazioni mantello che parlano di «un aumento insostenibile» portato avanti «principalmente alle spalle dei giovani, della popolazione attiva e dell'economia».

Se la “traccia” indicata dai “senatori” dovesse avere seguito: «Questo comporterà un ulteriore costo per le giovani generazioni. Inoltre, aumenta il costo del lavoro e con esso la pressione sull'attrattività della piazza economica svizzera, in un momento in cui le imprese sono già sotto pressione a causa dell'incertezza globale e dell'aumento dei dazi doganali», spiegano, «l'aumento dei contributi salariali indebolisce la piazza economica elvetica perché rende più costosa la manodopera, scoraggia i talenti e frena gli investimenti».

Meglio, quindi, l'aumento esclusivamente dell'IVA come inizialmente auspicato dal Consiglio federale: « Le generazioni più anziane, che hanno votato a grande maggioranza a favore della tredicesima AVS, devono essere coinvolte nel finanziamento. Dunque, l'unico modo per coprire i costi della tredicesima rendita AVS è l'aumento dell'IVA».

Si tratta, comunque, di misure che fanno da tampone ma non risolvono quello che per le tre associazioni è «un problema strutturale che necessita di riforme adeguate che tengano conto dell'attuale aspettativa di vita e dei cambiamenti demografici».

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COMMENTI
 

giumello10 1 mese fa su tio
Sinceramente non riesco a capire questi balzelli aumenti per il finanziamento della 13ª AVS. Invece di continuare con questo sistema, perché non diminuire i milioni anzi miliardi che vengono elargiti all’estero invece di pensare ai bisogni della popolazione, anche se con l’aumento dell’età di vita? Secondo il mio modesto parere prima vengono i nostri poi in seguito gli altri. Non è un ragionamento egoistico, non ragionamento di protezione, aiuto e fiducia nella popolazione. Berna e company, dedicativi più i bisogni della popolazione invece che elargire aiuti sontuosi aiuti all’estero.
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