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SVIZZERA

C'è la conferma di Berna: Thomas Süssli si è dimesso da capo dell'Esercito

E con lui anche il capo dei Servizi segreti, Christian Dussey. La comunicazione è stata data a gennaio.
20min/Matthias Spicher
Fonte Ats
C'è la conferma di Berna: Thomas Süssli si è dimesso da capo dell'Esercito
E con lui anche il capo dei Servizi segreti, Christian Dussey. La comunicazione è stata data a gennaio.

BERNA - Ora è ufficiale. Il capo dell'esercito Thomas Süssli e il direttore del Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC) Christian Dussey hanno rassegnato le dimissioni.

Lo ha confermato oggi all'agenzia Keystone-ATS la presidente della Commissione della politica di sicurezza del Nazionale (CPS-N) Priska Seiler-Graf (PS/ZH).

Lo ha confermato oggi all'agenzia Keystone-ATS la presidente della Commissione della politica di sicurezza del Nazionale (CPS-N) Priska Seiler-Graf (PS/ZH). Quest'ultima ha aggiunto che la ministra della difesa Viola Amherd non ha fornito dettagli. Era previsto che l'annuncio fosse reso pubblico domani al termine della settimanale seduta del Consiglio federale.

Agli occhi della consigliera nazionale socialista, l'indiscrezione è una presunta violazione del segreto d'ufficio. Spetta ora al Governo decidere se perseguire penalmente il caso.

La notizia era stata anticipata stamane dalla Neue Zürcher Zeitung, ma né il servizio stampa del Dipartimento federale della difesa (DDPS), né l'ufficio stampa dell'esercito svizzero avevano voluto confermare l'informazione a Keystone-ATS.

Stando alla NZZ, Süssli avrebbe rassegnato le dimissioni a fine gennaio con effetto alla fine dell'anno. Dal canto suo Dussey avrebbe annunciato le dimissioni pochi giorni prima per fine marzo 2026.

Questi annunci, ora confermati da Seiler-Graf, giungono in un momento delicato per il Dipartimento federale della difesa. In gennaio la consigliera federale Viola Amherd aveva annunciato le sue dimissioni per fine marzo e ieri sono emersi i dettagli di uno scandalo di corruzione per svariati milioni di franchi presso Ruag, l'azienda di armamenti di proprietà della Confederazione.

Süssli, 58 anni, argoviese, era diventato capo dell'Esercito svizzero nel 2020, dopo aver diretto la Base d'aiuto alla condotta, succedendo a Philippe Rebord.

Dal canto suo, il vallesano Dussey, nato nel 1965, ha assunto l'incarico di direttore del SIC, i servizi segreti svizzeri, nel 2022. In precedenza, era stato ambasciatore svizzero in Iran.

Oltre a Süssli e Dussey, anche il capo delle Forze aeree Peter Merz ha annunciato di recente che lascerà il DDPS. In ottobre, diventerà il nuovo capo della società per il controllo aereo Skyguide.

Insomma, per il futuro consigliere federale - che verrà eletto il prossimo 12 marzo quale successore di Viola Amherd - non avrà vita facile. Dovrà affrontare da subito anche questioni legate al personale del DDPS.

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COMMENTI
 

Zeno 3 mesi fa su tio
Da tempo abbiamo il CF più debole, questo è il problema

Zeno 3 mesi fa su tio
Sareb - be stato oppor - tuno NON nominarlo ! perchè .........., lo stesso vale per la Am-Herd e Dussey.., fos - sero Ticinesi sarebbero già tutti in GA - LE - RA. ma ...... lo sanno anche i para-carri.

F/A-19 3 mesi fa su tio
Interessante capire le dinamiche dei nostri governanti con le più alte cariche, appena viene fuori che c’è del marcio ci si dimette, ma questa è la maniera di risolvere i problemi? Idem nella nostra magistratura, è successa la stessa cosa! Ma il cittadino cosa pensa di tutto questo? Io sono parecchio arrabbiato.

Zeno 3 mesi fa su tio
Risposta a F/A-19
Certo, il "mar - cio" come dici è causato dalle Lob - by le quali dirig - gono i nostri Parla -mentari. Le nomine avvengono non per il merito delle capacità ma ben altro...... Purtroppo da noi non esiste più la dif - feren - za con altri Stati fal - li - men - ta - ri

Princi 3 mesi fa su tio
a questo punto aboliamo anche l'esercito , cosi risparmiamo 5 miliardi

tbq 3 mesi fa su tio
Risposta a Princi
Si sono dimessi due o tre giudici, ultimamente, aboliamo il Ministero Pubblico così risparmiamo altri soldi. :)

leobm 3 mesi fa su tio
A mio avviso tutta questa raffica di dimissioni, politiche oo di collaboratori statali sono la conseguenza di diversi madornali errori dovuti a poca serietà, responsabilità, e un pizzico di disonestà (Ruag). Non finisce qui.

maw 3 mesi fa su tio
Tutta questa genoria superpagata non fa altro che fare danni ...

Gio Giok 3 mesi fa su tio
meno male

Mar 3 mesi fa su tio
Non ho parole

GabrieleC 3 mesi fa su tio
Non è facile commentare, non tanto per le dimissioni in oggetto, ma per la situazione del nostro Esercito. Definirla preoccupante è un eufemismo. Di pancia alcuni forse pensano "beh, a questo punto tanto vale non averlo un esercito se è come questo". Il problema è che poi andremmo in mano alla NATO, ciò che sarebbe una vera catastrofe.

tbq 3 mesi fa su tio
Risposta a GabrieleC
Esatto. Una cosa che non viene troppo compresa è che più l'esercito sarà debole, meno saremo in grado di difenderci da soli e più i politicanti avranno buon gioco a dire che dobbiamo avvicinarci alla NATO.
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