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SVIZZERA

Un appello a Cassis contro la guerra a Gaza

Lo hanno lanciato i Verdi a livello nazionale: «Riveda la propria posizione».
Archivio Ti Press
Fonte Verdi
Un appello a Cassis contro la guerra a Gaza
Lo hanno lanciato i Verdi a livello nazionale: «Riveda la propria posizione».
BERNA - Un appello è stato lanciato martedì mattina dal partito dei Verdi a livello nazionale. Chiedono al consigliere federale Ignazio Cassis di rivedere la propria posizione, e dunque della Confederazione, nel quadro del conflitto israelo-palesti...

BERNA - Un appello è stato lanciato martedì mattina dal partito dei Verdi a livello nazionale. Chiedono al consigliere federale Ignazio Cassis di rivedere la propria posizione, e dunque della Confederazione, nel quadro del conflitto israelo-palestinese. «Deve finalmente rimettere al centro della sua azione la bussola del diritto internazionale e rispettare la tradizione di neutralità e imparzialità della Svizzera. La Svizzera potrebbe altrimenti vedersi accusata di complicità con crimini di guerra e altre violazioni del diritto internazionale commesse da un Netanyahu alle strette e dal suo governo di estrema destra», si legge nel comunicato diffuso.

Riflettono sul fatto che dall'inizio dei bombardamenti siano già morte «circa 40 mila persone, quindi il 2% della popolazione della striscia di Gaza. La maggior parte sono civili, migliaia i bambini (...). Non passa giorno senza la notizia di un nuovo massacro o la scoperta di una carneficina. Tutto questo deve cessare».

Invitano quindi la Svizzera a «non rendersi complice di queste violazioni e dei crimini contro l'umanità commessi dal governo Netanyahu».

Concretamente, la Svizzera deve:
- Esigere un cessate il fuoco immediato, la libera circolazione degli aiuti umanitari, la liberazione degli ostaggi;
- Richiamare, in un quadro regionale, le diverse parti alla moderazione e alla ricerca di una composizione pacifica delle controversie;
- Liberare l’intero budget destinato all’UNRWA e aumentarlo adeguatamente;
- Riprendere le sanzioni europee contro Hamas e contro i coloni israeliani estremisti;
- Mettere fine alla collaborazione in ambito militare con Israele, con la sua industria bellica e con i servizi di intelligence;
- Sostenere l’avvio di un’inchiesta internazionale indipendente sui crimini di guerra commessi da entrambe le parti;
- Riconoscere la Palestina e invitare le due parti a riconoscersi a vicenda;
- Chiedere la fine dell’occupazione illegali dei territori palestinesi e lo smantellamento delle colonie israeliane; - Sostenere attivamente un processo di pace equilibrato e giusto.

E concludono: «Per le e i Verdi una chiara insistenza della Svizzera sul rispetto da ambo le parti del diritto internazionale umanitario e del diritto internazionale in genere contribuirà al reciproco riconoscimento di diritti e doveri in materia di sicurezza, alla protezione dei civili e al rispetto delle frontiere riconosciute dalla comunità internazionale».

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