Cerca e trova immobili
SVIZZERA

Aumenti di stipendio in vista (ma leggeri)

Per gli specialisti del KOF, i salari svizzeri aumenteranno (ma di poco)
Deposit
Fonte ats
Aumenti di stipendio in vista (ma leggeri)
Per gli specialisti del KOF, i salari svizzeri aumenteranno (ma di poco)
Inflazione? «Siamo abbastanza vicini a un picco»
ZURIGO - Aumenti di stipendio in vista per i salariati in Svizzera, che alla luce dell'accelerazione dei prezzi temono per il loro potere d'acquisto. Stando agli specialisti interpellati dall'agenzia Awp tuttavia gli adeguamenti dovrebbero rimanere c...

ZURIGO - Aumenti di stipendio in vista per i salariati in Svizzera, che alla luce dell'accelerazione dei prezzi temono per il loro potere d'acquisto. Stando agli specialisti interpellati dall'agenzia Awp tuttavia gli adeguamenti dovrebbero rimanere contenuti e non provocheranno una spirale inflazionistica.

«Se non c'è una compensazione per il rincaro i dipendenti subiranno dolorose perdite di potere d'acquisto», afferma il capo-economista dell'Unione sindacale svizzera (USS) Daniel Lampart, che parla di ammanchi che, per una famiglia di quattro persone, potranno arrivare a 2200 franchi all'anno. «È quindi indispensabile introdurre aumenti salariali generali».

 «Un ritorno dell'inflazione»
I prezzi al consumo continuano in effetti a salire nella Confederazione: l'inflazione ha raggiunto il 2,5% su base annua in aprile, dopo il 2,4% di marzo e il 2,2% di febbraio. Nel quarto mese dell'anno i rincari più forti hanno interessato l'olio da riscaldamento (+76%), il trasporto aereo (+55%), il noleggio auto (+31%), il carburante diesel (+28%) e la benzina (+25%).

Secondo Alix Bhend, analista presso la Banca cantonale vodese (BCV), non si deve però parlare di un'impennata dei prezzi in Svizzera, bensì di un «ritorno dell'inflazione». Il rincaro è sì al livello più alto dal 2008, ma è ancora molto inferiore ai record stabiliti nel 1981 (7,5%) e nel 1973 (12%). Grazie alla protezione offerta dal franco forte sul fonte delle importazioni, la Confederazione presenta tassi inferiori a quelli di Usa (8,3%) ed Eurozona (7,5%).

«Siamo vicini al picco»
«La Svizzera si trova in un'ottima posizione rispetto agli Stati Uniti e all'Eurozona», conferma Daniel Kalt, capo-economista di UBS. A suo avviso il rincaro potrebbe ancora accelerare un po', ma dovrebbe attenuarsi entro l'autunno, se i prezzi del petrolio rimarranno stabili ed escludendo un'interruzione delle importazioni di gas e greggio dalla Russia. Quest'ultimo scenario rimane però per il momento sul tavolo, con i paesi del G7 che domenica scorsa si sono impegnati a vietare o eliminare gradualmente le importazioni di petrolio russo in risposta all'operazione militare di Mosca in Ucraina.

«Siamo abbastanza vicini a un picco di inflazione, che dovrebbe essere in parte assorbito dall'effetto base» dato che i prezzi hanno iniziato a salire l'estate scorsa, spiega Bhend. Oltre a questa componente statistica giocherà inoltre un ruolo la normalizzazione della crescita economica, dopo il rimbalzo post-Covid.

Un aumento (leggero) dei salari
Nel frattempo comunque i salariati avranno bisogno di un aiuto. Gli economisti del Centro di ricerca congiunturale del Politecnico di Zurigo (KOF) prevedono un aumento dei salari nominali dello 0,8% quest'anno e dell'1,8% nel 2023. Tuttavia questi ritocchi non saranno almeno inizialmente sufficienti a compensare l'inflazione: nel 2022 gli stipendi reali (che tengono appunto conto del rincaro) dovrebbero calare di circa l'1%, prima di aumentare dell'1,1% nel 2023.

Un ulteriore shock si profila sotto forma di premi di assicurazione malattia, che dovrebbero aumentare fino al 10%, avverte Lampart. «La Confederazione e i Cantoni devono aumentare in modo sostanziale i sussidi» e la tassa sul CO2 a suo avviso deve essere completamente ridistribuita alla popolazione quest'anno.

Il sindacato Unia chiede un aumento salariale di 180 franchi al mese nel settore delle costruzioni e di 70 franchi al mese, più la compensazione dell'inflazione, nel comparto alberghiero e della ristorazione.

«Lontani da una spirale»
Bhend prevede che i salari aumenteranno in media dell'1%-1,5% quest'anno e nel 2023. UBS si aspetta che i sindacati chiedano un aumento di circa il 3% nelle trattative d'autunno. Tuttavia, secondo gli economisti intervistati dall'Awp, questi aggiustamenti non dovrebbero portare a una spirale. «Attualmente siamo molto lontani da questo tipo di fenomeno», osserva Bhend, ricordando che negli anni '90, quando l'inflazione raggiunse il 6%, i salari aumentarono dell'8%.

«La Svizzera ha un mercato del lavoro liberale e fissa i salari in modo decentralizzato», le fa eco Kalt. Le richieste sindacali saranno probabilmente più incisive in Germania e negli Stati Uniti, dove una spirale salari-prezzi viene ritenuta maggiormente probabile.

La BCV prevede che quest'anno l'inflazione si attesterà tra l'1,5% e il 2,0% e l'anno successivo tra l'1,0% e l'1,5%, ossia al di sotto dell'obiettivo di stabilità dei prezzi della Banca nazionale svizzera. UBS scommette su un 2,2% nel 2022 e uno 0,7% nel 2023.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE