Una volta scout, per sempre scout. Ma ora potrebbe costare di più

I genitori potrebbero vedersi costretti a pagare un 25% in più per mandare i propri figli ai campi
BERNA - Sempre più bambini e ragazzi scelgono di prendere parte ai campi scout di "Gioventù+Sport" (J+S) ma presto la partecipazione potrebbe costare di più, mettendo in difficoltà le famiglie economicamente più fragili e ostacolando la partecipazione.
La situazione - Il fondo di 115 milioni dell'Ufficio federale dello sport, destinato a varie attività J+S, non aumenta e i soldi vanno divisi tra più persone. Per riuscire a supportare più attività, l'attuale aiuto economico destinato a Gioventù+Sport (J+S) potrebbe essere ridotto del 20%.
Quanto costa adesso - Il contributo al momento copre circa la metà dei costi di un campo con 30 ragazzi e 10 responsabili, tra cui chi si dedica alla cucina, permettendo di chiedere un prezzo di partecipazione relativamente basso: attorno ai 160 franchi per una settimana.
Il 25% in più potrebbe mettere in difficoltà alcune famiglie - Ma se l'UFSPO deve diminuire il supporto, distribuendolo su più attività, i genitori potrebbero trovarsi a dover coprire la differenza, con un aumento di una quarantina di franchi, circa il 25%. Una cifra, tutto sommato, modesta che potrebbe mettere in difficoltà chi ha più figli e redditi bassi. Molti ragazzi rischierebbero dunque di non avere più la possibilità di partecipare ai campi scout.
Il ruolo del sostegno ai volontari - Il fondo supporta anche il lavoro dei volontari. Chi si occupa dei ragazzi e dei pasti infatti nella maggior parte dei casi non viene pagato, ha diritto a una settimana di ferie sino ai 30 anni, che però spesso non viene retribuita. L'organizzazione, consapevole della loro importanza, cerca quantomeno di non far pagare le spese, ma a questo punto esse potrebbero ricadere sui genitori.