Chiesti di nuovo un anno e otto mesi per Platini e Blatter

Il Ministero Pubblico conferma la richiesta di pena del 2022. «Motivazioni politiche? Queste sono teorie complottiste»
MUTTENZ - Quasi tre anni dopo il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) chiede ancora una pena detentiva sospesa di un anno e otto mesi nei confronti dei due ex pezzi grossi del calcio Joseph (Sepp) Blatter e Michel Platini. A Muttenz sta andando in scena il processo in seconda istanza presso una Camera d'appello straordinaria del Tribunale penale federale (TPF). Il caso è quello, noto, di una ipotetica truffa alla FIFA per due milioni di franchi.
La somma era stata versata a Platini per delle consulenze. Secondo l'accusa, per quel servizio non era previsto un compenso e dunque si è trattata di truffa, mentre i due imputati hanno sempre sostenuto che fosse stato concordato, seppur solo oralmente.
La richiesta di pagare quattro rate da 500mila franchi ciascuna è arrivato quasi un decennio dopo il lavoro, svolto tra il 1998 e il 2022, un fatto giustificato dall'ex calciatore francese con l'osservazione che non avesse bisogno immediato di soldi.
Per il procuratore federale Thomas Hildbrand in realtà ciò rivela che non c'era alcun accordo. La liquidità della FIFA avrebbe consentito il pagamento già nel 1999.
Platini ha sempre affermato che la procura federale avrebbe agito per motivazioni politiche, per Hildbrand si tratta di «una favola» che «appartiene alla categoria delle teorie cospirative, alle quali deve essere negato l'accesso alle sacre aule dei tribunali».
Blatter e Platini erano stati assolti in prima istanza nel 2022.