La fondatrice dell'azienda farmaceutica Amvac è stata condannata a sei anni e mezzo di carcere per aver truffato un migliaio di investitori.
ZUGO - La fondatrice dell'azienda farmaceutica Amvac è stata condannata in prima istanza nel canton Zugo a sei anni e mezzo di carcere per aver venduto a quasi un migliaio di investitori azioni senza valore per un importo di 55 milioni di franchi.
La società Amvac AG, con sede a Hünenberg (ZG), è stata fondata nel 2005 allo scopo di fare ricerca e di commercializzare farmaci. Stando all'atto d'accusa, la ditta non ha però mai raggiunto il suo obiettivo aziendale ed era considerata fin dalla sua fondazione sovraindebitata e vicina al fallimento.
Stando alla sentenza pubblicata oggi, il Tribunale penale del canton Zugo ha giudicato la donna, una 50enne cittadina ungherese di professione ristoratrice, colpevole di truffa per mestiere e falsità in atti. Altri tre imputati sono stati giudicati colpevoli di complicità.
L'accusa aveva chiesto sette anni di carcere per la principale imputata, mentre la difesa ne ha chiesto l'assoluzione. Le sentenze non sono ancora definitive. I quattro imputati e diverse parti civili hanno infatti già deciso di ricorrere in appello.
Marketing telefonico aggressivo
Secondo l'accusa, tra il 2012 e il 2015 gli imputati hanno venduto le azioni prive di valore a 980 investitori attraverso un marketing telefonico aggressivo. La cittadina ungherese avrebbe intascato il 40% del denaro - ossia 17,5 milioni di franchi - e gli altri imputati si sarebbero divisi il restante 60%.
Il Tribunale penale ritiene comprovato che la 50enne, che vive in Svizzera dal 2006, sia stata la mente dietro la vendita delle azioni senza valore. La sua motivazione era puramente egoistica, sottolinea il tribunale, che ha fatto sequestrare all'imputata una Bentley, una Mercedes, una Volvo e alcuni terreni.
Il tribunale ha escluso che anche gli investitori abbiano avuto una parte di responsabilità. Se avessero chiesto informazioni, si sarebbero imbattuti in uno dei quattro, ma tutti avrebbero confermato che il denaro era effettivamente destinato a finanziare la società farmaceutica.
Tre complici
Gli imputati riconosciuti colpevoli di complicità nella truffa per mestiere sono uno svizzero di 50 anni, condannato a quattro anni e sei mesi di detenzione, e un altro svizzero di 35 anni condannato a tre anni di prigione, di cui uno da scontare.
Una tedesca di 62 anni, presidente del consiglio di amministrazione di Amvac, si è vista infliggere una condanna a due anni con la condizionale. Ha ottenuto la sospensione della pena perché è stata l'unica che non si è rifiutata di testimoniare in tribunale.