Cerca e trova immobili
SAN GALLO

Bimba morta in valigia: carcere per la madre non per il padre

Non è stato possibile accertare le cause del decesso e nemmeno l'ora.
Facebook
Bimba morta in valigia: carcere per la madre non per il padre
Non è stato possibile accertare le cause del decesso e nemmeno l'ora.
Per questo, in appello, la sentenza è stata praticamente ribaltata.
SAN GALLO - Nel complesso caso che circondava la morte di Jasmina, il tribunale doveva stabilire tra le altre cose se i genitori fossero colpevoli di omicidio colposo. Il caso era difficile da valutare in quanto l'autopsia non era stata in grado di d...

SAN GALLO - Nel complesso caso che circondava la morte di Jasmina, il tribunale doveva stabilire tra le altre cose se i genitori fossero colpevoli di omicidio colposo. Il caso era difficile da valutare in quanto l'autopsia non era stata in grado di determinare la causa esatta della morte e nemmeno l'ora esatta in cui era avvenuta.

Il Ministero pubblico aveva chiesto una pena detentiva di 10,5 anni per la madre e 8 anni per il padre. I genitori accusati, tuttavia, avevano chiesto l'assoluzione. Una settimana fa il tribunale si è riunito per circa undici ore e venerdì il verdetto è stato comunicato ai genitori.

Sentenza ribaltata - Il tribunale cantonale ha così ribaltato la decisione del tribunale di Rorschach. A quel tempo, i genitori furono condannati alla reclusione: la madre (37 anni) a sei anni, il padre (57 anni) a cinque anni. La sentenza d'appello è giunta alla conclusione che la posizione sostenuta dal grado inferiore di giudizio (secondo cui Jasmina era stata lasciata sola nella calda stanza dei bambini per circa due ore il 3 luglio, e per questo era morta a causa del calore), non è sostenibile. «Il medico legale non ha potuto determinare le cause della morte e l'ora del decesso», è spiegato nella sentenza. Anche il rapporto della polizia cantonale descrive l'ora della morte come errata. «Non si può dire di cosa sia morta la bambina», ha spiegato il giudice. Pertanto, i genitori sono stati assolti dall'accusa di omicidio colposo.

Altri capi d'accusa - Tuttavia, la violazione del dovere di cura e educazione, nonché il reato multiplo contro la legge sugli stupefacenti sono stati dimostrati. Jasmina non ha mai visto un pediatra, i suoi genitori consumavano cocaina in grandi quantità e la madre anche durante la gravidanza e l'allattamento.

La donna è stata anche giudicata colpevole di turbativa della quiete dei morti. Dopo aver trovato il corpo della figlia, aveva messo il suo corpicino n una valigia e l'aveva portato in cantina. Il cadavere è stato trovato lì, nell'agosto del 2015, dalla polizia cantonale.

Per questo, la madre è stata condannata a 30 mesi di reclusione, di cui 12 da scontare. Il padre è stato condannato a 21 mesi di reclusione sospesi per tre anni. Le spese procedurali a loro carico ammontano ad oltre 100.000 franchi.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE