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SVIZZERAUn ex deputato ucraino nel mirino dell'MPC

20.12.19 - 14:16
Mykola Martynenko e un suo connazionale sono sospettati di aver riciclato circa 2,8 milioni di euro sulla piazza finanziaria elvetica
Keystone (archivio)
Un ex deputato ucraino nel mirino dell'MPC
Mykola Martynenko e un suo connazionale sono sospettati di aver riciclato circa 2,8 milioni di euro sulla piazza finanziaria elvetica

BERNA - Due cittadini ucraini, fra cui Mykola Martynenko, già deputato di lunga data in parlamento, sono nel mirino delle autorità elvetiche. Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha promosso la loro accusa dinanzi al Tribunale penale federale (TPF) per aver riciclato circa 2,8 milioni di euro sulla piazza finanziaria elvetica.

In un comunicato odierno, la procura precisa che ai due viene rimproverato un riciclaggio qualificato di denaro. Gli imputati avrebbero agito come membri di una banda per impedire la confisca di valori patrimoniali acquisiti delittuosamente, utilizzando i soldi delle relazioni bancarie in Svizzera per spese private e investimenti nella Confederazione e all'estero.

Stando all'MPC, prima di tutto Martynenko ha incaricato il connazionale di fondare una società offshore a Panama. In seguito gli ha detto di aprire le sopraccitate relazioni bancarie a nome di questa azienda, indicando il politico come avente diritto economico per i valori patrimoniali che sarebbero pervenuti in futuro.

Questi capitali acquisiti in un secondo momento provenivano da presunti reati commessi in Ucraina e Repubblica Ceca. Le autorità di tali Paesi stanno esaminando gli eventi in sede penale.

Concretamente, si sospetta che Martynenko abbia assegnato alla ditta ceca Skoda JS, che produce componenti per centrali atomiche, un incarico milionario senza bando di concorso, aggiudicandole la fornitura al gestore statale ucraino di impianti nucleari NAEK Energoatom. In cambio, la società lo ha ricompensato con commissioni illegali, ovvero bustarelle per milioni, versate su conti bancari in Svizzera.

L'MPC ricorda che in casi come questi, in cui il presunto reato preliminare ha avuto luogo prevalentemente all'estero, dipende dall'assistenza giudiziaria degli altri Paesi. Sottolinea pertanto "l'eccellente" collaborazione con le autorità ucraine e ceche che ha consentito la promozione dell'accusa.

La procura federale aveva avviato il procedimento penale in questione nel 2013. Martynenko era conosciuto tra l'altro per essere l'uomo di fiducia dell'ex presidente Petro Poroshenko. Le richieste di pena verranno rese note in occasione del dibattimento dinanzi al TPF.

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COMMENTI
 

Bayron 4 anni fa su tio
Se indaga l’MPC siamo tranquilli.
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