Ennesimo furgone blindato assaltato ieri nel canton Vaud: quello di Daillens è l'ottavo caso negli ultimi quattro anni, il terzo nel 2019. I malviventi ripresi in un filmato
LOSANNA - Un altro furgone blindato è stato preso di mira dai rapinatori ieri sera nel canton Vaud. Si tratta dell'ottavo caso analogo negli ultimi quattro anni. Una piaga che, nonostante alcuni arresti compiuti il mese scorso, pare inarrestabile. Sono infatti molti i criminali - per lo più provenienti dalla vicina Francia - a cui i portavalori elvetici fanno gola. Un malvivente - dal carcere di Lione in cui è imprigionato proprio per un colpo analogo - aveva infatti dichiarato come «le enormi somme che girano sulle strade elvetiche stuzzicano ogni banda criminale di Lione».
Stesso modo, ora diversa - Il modus operandi dell'attacco, perpetrato ieri alle 19.30 presso l'uscita autostradale di Daillens, è infatti praticamente identico a quello usato ad agosto a La Sarraz: due automobili bloccano il blindato, i criminali lo assaltano e prima di fuggire con il bottino danno fuoco ai veicoli (vedi video in allegato). A divergere vi è solo un dettaglio: l'orario in cui l'attacco è stato condotto.
Nessun ferito - Un attacco che, come precisato dalla portavoce della polizia vodese Olivia Cutruzzola a 20 minutes, «fortunatamente non ha provocato feriti». «Le persone a bordo del furgone sono comunque state obbligate a scendere sotto la minaccia delle armi. Per loro è stato quindi predisposto un supporto psicologico». Secondo un testimone oculare, il blindato è stato intrappolato tra due veicoli: «Le porte sono state fatte saltare con dell'esplosivo poi i malviventi si sono impossessati del bottino e sono fuggiti su due automobili di color nero».
Imponente dispositivo di ricerca - I criminali, il cui numero non è ancora stato determinato, sono attualmente in fuga. La polizia vodese, in collaborazione con le guardie di confine e agenti dei cantoni limitrofi, ha messo in atto un imponente dispositivo di ricerca per trovarli.
Seconda imboscata a Daillens - Il piccolo villaggio di Daillens, situato tra Losanna e Yverdon, non è la prima volta che viene scelto dai criminali come teatro di un'imboscata. Era infatti già successo il 27 gennaio 2017. Allora due blindati che trasportavano circa 6 milioni di franchi erano stati presi d'assalto alle 3.00 del mattino. I tre responsabili, però, non poterono godersi a lungo il sostanzioso bottino visto che furono catturati appena 20 minuti dopo il colpo.
Striscia nera e politica - Otto assalti in quattro anni. Tre solo nel 2019. Continua la serie nera di attacchi ai furgoni blindati nel canton Vaud. Dopo La Sarraz (23 agosto alle 3.00 di mattina) e Mont-sur-Lausanne (20 giugno a mezzanotte) stavolta è toccato a Daillens. Questi attacchi hanno trovato molta risonanza sui media elvetici e sono terminati pure sui banchi di Berna. I corrieri portavalori chiedono infatti da tempo di poter utilizzare di notte furgoni più pesanti e meglio protetti. Da parte sua il consigliere nazionale vodese Oliver Feller (PLR) aveva inoltrato una mozione in questo senso. Mozione che il Consiglio federale aveva consigliato di respingere ad agosto. Il motivo? Secondo l'Esecutivo veicoli di questo genere (con peso superiore alle 3.5 tonnellate) sarebbero troppo rumorosi per circolare la notte. Il Nazionale non si è ancora espresso sull'atto parlamentare.