Il vettore marittimo italosvizzero pagherà tutte le spese per pulire le coste olandesi e tedesche
GINEVRA - Il vettore marittimo italosvizzero MSC, con sede a Ginevra, è responsabile della perdita di 270 container da una nave nel Mare del Nord. La società ha promesso di rimborsare tutti i costi per la pulizia dei detriti finiti sulle coste olandesi e tedesche. Molti box potrebbero però essere affondati.
«La MSC Mediterranean Shipping Company vuole assicurare alle autorità e ai cittadini dei Paesi Bassi e della Germania che pagherà l'intero costo della pulizia», ha detto la società in una nota.
Container in fondo al mare - La MSC Zoe, battente bandiera di Panama, una delle più grandi navi portacontainer del mondo, ha perso parte del suo carico nella notte tra martedì a mercoledì, quando si è imbattuta in una tempesta nel mare di Wadden.
Il gruppo ha aggiunto che continuerà a cercare i box fino a quando non avrà trovato anche l'ultimo. Le operazioni di pulizia sono proseguite ancora nella giornata di sabato. «Ma il numero esatto di container mancanti è sconosciuto e molti container potrebbero essere affondati», ha aggiunto MSC.
Pulizia delle spiagge - Ad oggi sono stati raccolti pezzi di ricambio per auto, schermi tv, lampadine, mobili e giocattoli. È stato anche trovato un sacchetto contenente perossido organico, una sostanza estremamente infiammabile che può causare irritazioni e ustioni e che viene utilizzata in particolare nella produzione di plastica, polistirolo e PVC.
Un centinaio di militari sono sbarcati venerdì sull'isola di Schiermonnikoog, una delle più colpite dell'arcipelago, per aiutare la popolazione locale e le molte altre persone presenti a pulire la costa.
Inchiesta aperta - I sindaci di diverse isole del mare di Wadden hanno chiesto a MSC il rimborso dei costi sostenuti. La società ha annunciato venerdì che si occuperà direttamente delle operazioni di pulizia, in stretta collaborazione con le autorità locali, e ha sollecitato i suoi assicuratori.
La compagnia sta utilizzando attrezzature speciali per accelerare il processo di pulizia e localizzare i box ancora dispersi in mare, comprese navi dotate di sonar.
La giustizia olandese ha avviato un'indagine.