La Diocesi: "Benedizione anziché comunione per gli omosessuali"
COIRA - Chi si trova, secondo le vigenti regole della Chiesa, in una situazione di coppia "irregolare" non può ricevere la comunione. Queste persone dovrebbero però poter essere benedette dal parroco. È la proposta data a Roma dalla Diocesi di Coira nell'ambito della consultazione voluta da papa Francesco su tematiche delicate quali la pastorale matrimoniale, la famiglia e la vita di coppia.
Questa pratica dovrebbe esser resa ufficiale dalla Chiesa, ha precisato oggi all'ats il portavoce della Diocesi Giuseppe Gracia. , Al momento della comunione gli interessati dovrebbero come gli altri fedeli recarsi di fronte al prete, incrociando però le braccia in modo da ricevere "solamente" una benedizione.
"Di questa categoria fanno parte sia gli omosessuali che i divorziati", ha spiegato Gracia. La Chiesa non può benedire la loro situazione famigliare o di coppia, ma le singole persone sì. Interessati da questa "situazione irregolare" sono anche i conviventi non sposati, chi utilizza metodi contraccettivi non naturali, e chi si reca alla comunione dopo aver litigato e non aver cercato di fare la pace.
Il sondaggio a livello mondiale lanciato da Papa Francesco ha raccolto un forte interesse in Svizzera. Oltre 23'000 persone hanno partecipato all'inchiesta, secondo dati forniti dalla Conferenza dei vescovi svizzeri (CVS). I dati raccolti - erano 39 le domande - saranno discussi nel corso di un sinodo a Roma nell'autunno 2014.




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