Cerca e trova immobili
SVIZZERA

Chiusura dei consolati: "Abbassate le paghe degli ambasciatori e assumete svizzeri"

Gli italiani in Svizzera si schierano in difesa delle sedi consolari. La Farnesina ne vuole chiudere tre, loro propongono di tagliare la paga agli ambasciatori e di assumere impiegati svizzeri
Ti Press
Chiusura dei consolati: "Abbassate le paghe degli ambasciatori e assumete svizzeri"
Gli italiani in Svizzera si schierano in difesa delle sedi consolari. La Farnesina ne vuole chiudere tre, loro propongono di tagliare la paga agli ambasciatori e di assumere impiegati svizzeri
LUGANO - Le sedi consolari di Neuchâtel, Sion e Wettingen saranno chiuse, assieme ad altre 11 nel mondo. Perché? La spending review del ministero degli Esteri è andata a tagliare lì. Ma c’è chi non ci sta....

LUGANO - Le sedi consolari di Neuchâtel, Sion e Wettingen saranno chiuse, assieme ad altre 11 nel mondo. Perché? La spending review del ministero degli Esteri è andata a tagliare lì. Ma c’è chi non ci sta. Mauro Spallaccini, presidente della Colonia Libera Italiana di Neuchâtel, ha lanciato con i suoi connazionali nella regione una raccolta di firme da consegnare al ministro Emma Bonino. “Consegneremo le firme l’11 settembre, quando il ministro verrà in visita a Neuchâtel per incontrare Burkhalter”.

Uno stipendio vicino al mezzo milione. Nessuno, ci spiega Spallaccini, nega che sia necessario contenere i costi. “Ma ci sono voci di spesa ben più importanti, a cominciare dalla paga degli ambasciatori, che sono 44 solo in Europa”. I capi della diplomazia italiana percepiscono uno stipendio lordo di oltre 200mila euro al mese a cui si sommano le indennità, “anche più di trentamila al mese”, continua Spallaccini. “Nel bilancio della Farnesina, che è di 1,7 miliardi di euro, oltre 400 milioni riguardano le indennità”. Costi che, secondo i promotori della raccolta di firme, potrebbero essere abbattuti assumendo personale in loco. “Anche gli impiegati ricevono indennità importanti se arrivano dall’Italia. Noi chiediamo che l’80% del personale venga assunto in loco, come fanno Germania e Francia”.

Uno svizzero costerebbe molto meno. “Se il dipendente viene dall’Italia, oltre allo bisogna tenere in conto i cospicui rimborsi per tutte le spese. Assumendo uno svizzero gli si garantirebbe un buono stipendio, ma verrebbero a cadere tutte le voci di costo che riguardano le indennità”. Nel nostro paese vi sono attualmente nove sedi consolari italiane, ne rimarranno comunque sei. “Sì, ma con la burocrazia italiana, dobbiamo andare in consolato anche per sbrigare operazioni semplici. Basti pensare all'importazione di un’auto. Un cittadino di un altro paese europeo può fare tutto alla Sezione della circolazione, noi dobbiamo richiedere anche una dichiarazione del consolato. In un anno senza una sede vicina i chilometri rischiano di essere veramente molti”. Per questi motivi con una raccolta di firme online, gli italiani in Svizzera si stanno mobilitando in attesa di incontrare il ministro Bonino. “È anche una questione di principio. Se tutto il sistema fosse efficiente, con i sacrifici anche per chi prende centinaia di migliaia di euro l’anno, accetteremmo di dover fare qualche chilometro in più”. Mauro Spallaccini vuole sottolineare che la forma non è importante. “A noi non interessa se si tratta di un’ambasciata, un consolato o un semplice ufficio amministrativo, l’importante è che vengano erogati i servizi”.

Non possiamo scegliere il consolato. Infine si prevede un altro problema. “Un italiano deve andare nel consolato a cui è iscritto. Quando hanno chiuso quello di Coira, gli emigrati nei Grigioni sono stati spediti a San Gallo. Io, se chiudono Neuchâtel, rischio di dover guidare quasi un’ora e mezza fino  a Ginevra, quando a Berna arrivo in 40 minuti”, conclude Spallaccini.

Tutti gli italiani residenti in Svizzera possono firmare la petizione al seguente indirizzo.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
NOTIZIE PIÙ LETTE