Vodka e Red bull, presto drink legalizzato?
L'apprezzato long drink vodka-Red bull a breve potrebbe essere inserito sui menu dei bar svizzeri
BERNA - Presto i festaioli non dovranno più miscelare vodka e Red bull da soli. Nella sessione parlamentare autunnale, la bevanda potrebbe essere legalizzata.
Presto, l’apprezzato long drink vodka-Red bull potrà essere inserito sui menu dei bar svizzeri. La bevanda potrebbe infatti essere legalizzata durante la sessione parlamentare d’autunno, come indica la Basler Zeitung. Finora, la normativa proibisce che le bevande energetiche siano mischiate con l’alcol. Per questo, nei bar si servono sempre le due componenti separatamente.
Secondo Walter Liechti, direttore della Croce Blu, è logico che la legge sia attualmente così. "Il consumo di bevande miscelate rappresenta un rischio potenziale perché non si sente più bene l’alcol», spiega Liechti, secondo cui le bevande miscelate promuovono il consumo di alcol, soprattutto tra i giovani. Liechti critica le idee del Parlamento. "Rifiutiamo l’approvazione tramite legge della mescita di bevande alcoliche miscelate".
Per la presidente dell’associazione di settore Swiss Barkeeper Union, Kathrin Leisi, se consumate con moderazione, le bevande miscelate non rappresentano un problema. I giovani sarebbero consapevoli del fatto di bere vodka da 40° insieme
al Red bull. Per Leisi, i divieti non servono. «I giovani devono imparare a gestire le bevande alcoliche".
Alcuni membri della Commissione della sanità del Nazionale respingono la modifica di legge. "L’alcol può causare dipendenza. Non dovremmo sostenere questo processo con la liberalizzazione», spiega Roland Borer (Udc), secondo cui il Parlamento non approverà al modifica. Per la consigliera nazionale Bea Heim, invece, la legalizzazione ha una chance. «In base all’esperienza, la liberalizzazione nel settore dell’alcol è spesso approvata".
Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!