Via libera a DNA e impronte condivisi contro il crimine tra Svizzera e Unione europea

Svizzera rafforza la cooperazione di polizia UE con nuove regole Prüm ed Eurodac contro terrorismo e criminalità.
BERNA - Il Consiglio federale svizzero ha approvato oggi l'entrata in vigore delle modifiche legali per attuare la cooperazione Prüm e il Protocollo Eurodac, rafforzando la lotta al terrorismo e alla criminalità transfrontaliera.
La cooperazione Prüm, basata su un accordo con l'UE del 2019, consente lo scambio automatizzato di profili DNA, impronte digitali e dati sui veicoli con altri Stati europei, con tappe previste per agosto 2025 (impronte e dati veicoli) e gennaio 2027 (profili DNA).
Il Protocollo Eurodac, anch'esso del 2019, permette alle autorità svizzere di accedere alla banca dati UE delle impronte digitali dei richiedenti asilo per reati gravi o sospetti di terrorismo, previa consultazione delle banche dati nazionali e Schengen.
Queste misure, per le quali è necessario un aggiornamento dell'accordo Svizzera-Liechtenstein, saranno implementate gradualmente entro il 2027, migliorando la cooperazione di polizia e la sicurezza transfrontaliera.




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