Legionella nell'acqua delle docce delle case anziani e di cura (e negli alberghi)

Il 75% degli alberghi controllati e oltre il 50% delle case anziani e di cura non avevano svolto correttamente il controllo autonomo.
BERNA - Nel quadro di una campagna di analisi, svolta da gennaio a settembre 2024, le autorità di controllo delle derrate alimentari svizzere e del Principato del Liechtenstein hanno analizzato la presenza di legionella in 810 campioni di acqua delle docce, prelevati da 141 case per anziani e di cura e 140 alberghi.
La campagna aveva l'obiettivo di ottenere una panoramica nazionale della situazione in queste categorie di esercizi.
Risultati
L'11,7 % degli 810 campioni di acqua delle docce analizzati non ha rispettato il valore massimo di 1’000 UFC/L di Legionella spp. Il tasso di contestazione si è collocato a un livello paragonabile in entrambe le categorie di esercizi (case per anziani e di cura: 11,6 %, alberghi: 11,9 %).
Dato che di regola per ciascun esercizio sono stati testati tre campioni di acqua delle docce, per i singoli esercizi è risultato il quadro seguente: in media nel 22,8 % degli esercizi la concentrazione di legionella era superiore al valore massimo di 1’000 UFC/L in almeno un campione di acqua prelevato. Con il 24,1 %, il tasso di contestazioni delle case per anziani e di cura è risultato leggermente superiore a quello degli alberghi, pari al 21,4 %.
È positivo il fatto che in un sesto delle aziende non sia stata riscontrata la presenza di legionella. Il 55% di tutte le aziende ha inoltre rispettato il valore indicativo inferiore di 100 UFC/L, il che secondo le raccomandazioni dell'UFSP e dell'USAV è di particolare importanza per le case per anziani e di cura.
Il controllo autonomo a livello aziendale per la prevenzione della legionella e della legionellosi (determinazione dei rischi e dei pericoli, attuazione di misure di prevenzione, pianificazione dei prelievi basata sul rischio) è prescritto dalla legge. Ciononostante nel 75% degli alberghi controllati e in poco più del 50% delle case per anziani e di cura il controllo autonomo non è stato svolto in misura sufficiente.
Conclusioni
I risultati della verifica dell'acqua per docce e del controllo autonomo mostrano che una gestione efficace della legionella non è ancora sufficientemente consolidata e che le misure adottate non sono ancora sufficienti per rispettare in modo efficace il valore massimo di 1’000 UFC/L di Legionella spp. La temperatura dell'acqua calda del soffione dovrebbe ad esempio essere di almeno 50 °C, o meglio di 55 °C.
Con l'introduzione dell'Ordinanza sull'acqua potabile e sull'acqua per piscine e docce accessibili al pubblico nel 2017 è stato stabilito un valore massimo di 1’000 UFC/L di Legionella spp. nell'acqua delle docce accessibili al pubblico.
L'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) e l'Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) hanno inoltre pubblicato delle raccomandazioni per la prevenzione della legionella e della legionellosi che si rivolgono a diversi gruppi target, tra cui anche case per anziani e di cura. Per queste strutture si raccomanda di rispettare un valore indicativo inferiore pari a 100 CFU/L di Legionella spp. nell'acqua delle docce. Nonostante gli sforzi profusi e le campagne d'informazione degli ultimi anni, ogni anno in Svizzera si registrano diverse centinaia di casi di legionellosi.