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SVIZZERA

«Per la gen Z conta solo lo stipendio»

Uno studio evidenza le priorità dei giovani. «Fin dalla nascita, hanno dovuto confrontarsi con le incertezze»
20min/Simon Glauser
«Per la gen Z conta solo lo stipendio»
Uno studio evidenza le priorità dei giovani. «Fin dalla nascita, hanno dovuto confrontarsi con le incertezze»

BERNA - È più importante il salario, l’apprezzamento dei superiori o la possibilità di fare telelavoro? Sono alcune domande presenti nello studio condotto da Swissstaffing sulle priorità e le aspettative dei dipendenti e delle aziende in Svizzera.

Le differenze fra le generazioni - Innanzitutto, il risultato evidenzia delle differenze fra le varie fasce d’età. Per la generazione Z (cioè per chi è nato dopo il 1995), ad esempio, lo stipendio è senza dubbio l’aspetto più importante, seguito soltanto dalla sicurezza del posto di lavoro.

Flessibilità? Non così importante - L’equilibrio fra impiego e vita privata viene considerato una priorità solo da uno su quattro. Neanche la flessibilità è vista come una condizione così importante. Si preferisce, invece, la possibilità di continuare a formarsi.

«Mondo del lavoro incerto» - Il motivo, secondo l’autrice dello studio Ariane M. Baer, è che questi giovani hanno dovuto confrontarsi fin dalla nascita «con le incertezze di un mondo del lavoro in rapida evoluzione, come ad esempio le crisi economiche e la rapida digitalizzazione».

«Vissuti nell'incertezza» - Gli ultracinquantenni, invece, attribuiscono maggiore valore alla possibilità di svolgere le proprie mansioni in autonomia (il 43% degli intervistati) e alla flessibilità (37%). «Dopo tanti anni di lavoro - precisa Baer - sono alla ricerca di modelli in grado di fornire loro un giusto equilibrio con la vita privata».

«Buona atmosfera in ufficio? È cruciale» - In generale, un fattore che unisce le generazioni è la ricerca di una buona atmosfera in ufficio. La maggioranza degli intervistati ha sottolineato questo aspetto. Per le aziende, invece, si tratta di una condizione ritenuta meno importante. Per i datori di lavoro, la stabilità e la sicurezza del posto per i propri dipendenti sono cruciali.

«Adattare le strategie di reclutamento» - Secondo Baer, per attrarre e trattenere a lungo termine un numero sufficiente di dipendenti in un periodo di carenza di manodopera qualificata, «le aziende dovrebbero adattare le strategie di reclutamento e di fidelizzazione in modo specifico alle diverse esigenze dei dipendenti».

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