La (pesante) decisione del Tribunale federale nei confronti di un conducente milionario 58enne beccato dalla polizia sulla A1.
LOSANNA - Il Tribunale federale ha detto no al ricorso di un conducente 58enne che era stato pizzicato dalla polizia a non rispettare ripetutamente le distanze di sicurezza sulla A1.
Dopo la sentenza di colpevolezza emessa lo scorso agosto dal Tribunale cantonale aveva fatto ricorso alla Massima corte, che però non ha voluto sentire ragioni.
L'argoviese è stato condannato, come riporta 20 Minuten, a una multa di 50 aliquote giornaliere da 1'970 franchi sospese per due anni.
A questo vero e proprio tesoro (che dovrà essere corrisposto solo in caso di ulteriori reati penali) si aggiungono 13mila franchi fra multa - da pagare - e spese processuali.
Quello che è successo - Il 23 marzo 2024, il 58enne stava guidando la sua auto sull'autostrada A1 in direzione Zurigo. «Le prove video della polizia mostrano che il conducente segue il veicolo che lo precede a una distanza di sicurezza insufficiente per circa 2'400 metri», si legge nella sentenza della Corte federale.
Il motivo della (sorprendente) entità dell'ammenda è legato al reddito dell'uomo, stimato attorno a 1,6 milioni l'anno.
La precedente sentenza, emessa dalla competente Corte cantonale, lo aveva trovato colpevole in quanto «la distanza dalla vettura che la precede era pari a un sesto della velocità indicata sul tachimetro, tradotta in metri». Come confermato dall'Ustra sempre a 20 Minuten, la distanza corretta da tenere è pari alla meta.
«Questa non è una decisione arbitraria», ha ribadito il Tribunale federale, che reputa adeguato il metodo stabilito dal Tribunale cantonale, confermando la condanna.