Il presidente degli Stati Uniti in collegamento con il Wef non si tira certo in dietro: «Dico basta a quella truffa delle energie pulite».
DAVOS - Anche se solamente in remoto, via call, l'intervento del neopresidente americano Donald Trump è senz'altro il momento più atteso di questo Wef di Davos fino a oggi con pochi picchi (a parte forse le “spunzonate” provocatorie all'Europa da parte di Volodymyr Zelensky dello scorso martedì e l'intervento duro anti-woke di Javier Milei di oggi).
Il fil rouge, fino ad ora, è stato quello di un'Europa alle prese con un futuro incerto, schiacciata fra superpotenze (su tutte Stati Uniti e Cina) con i quali deve ancora capire bene come cooperare.
Dopo un inizio di ufficio pirotecnico, con un fiume di decreti firmati e grazie (anche controverse) elargite, Trump non si è smentito durante il talk di questa sera - in una sala piuttosto gremita - confermando sin dalle prime sue battute la natura bellicosa, e proattiva (anche per quanto riguarda la politica estera) della sua presidenza.
«È stata una settimana storica, posso dire che l'età dell'oro degli Stati Uniti è ufficialmente iniziata», ha chiosato Trump, «negli ultimi 4 giorni abbiamo fatto più cose di chiunque altro nella storia del nostro Paese. È un piacere vedere questa luce, questo fuoco».
«La mia amministrazione sta lavorando alacremente per sistemare i disastri di quella che ci ha preceduto, su tutte la crisi economica e l'inflazione», ha continuato, «il presidente Biden ha perso di vista praticamente tutte le cose importanti per uno statista, dalla gestione della spesa fino al debito pubblico».
Riguardo alle decisioni (radicali) per quanto riguarda la politica climatica: «Ho deciso di chiuderla con questo “green deal” che io chiamo “green scam” (truffa verde, ndr.), basta con le rinnovabili, basta con le auto elettriche: voglio che la gente possa comprare e che si possa far fruttare l'oro nero che scorre sotto ai nostri piedi».
Parole anche riguardo all'impegno degli States a sostegno di criptovalute e intelligenza artificiale. «A tutti le aziende al mondo io dico questo: venite a produrre i nostri beni da noi, nei cari vecchi Stati Uniti, se non vorrete farlo - ed è comunque un vostro diritto - dovrete pagarne lo scotto, sotto forma di sanzioni».
Per Trump petrolio a buon mercato fa rima con pace: «Ho chiesto all'Arabia Saudita e all'OPEC di abbassare il prezzo del petrolio, ancora di più», ha continuato Trump, «se il prezzo al barile sarà abbastanza basso la guerra fra Russia e Ucraina finirebbe immediatamente».
L'idea del presidente Usa è un po' quella di "resettare" l'economia al pre-conflitto in Ucraina: «Con il prezzo del petrolio basso potremmo abbassare i tassi d'interesse e tutto il mondo ci seguirà a ruota e sarà prosperità per tutti. Al momento devo dire che anche Paesi che non ci sono particolarmente amici, sono contenti della nostra nuova leadership».
Altro argomento preso di petto, è quello del gender: «Renderò ufficiale che negli Stati Uniti ci siano solo due generi: maschile e femminile. E non ci saranno atleti trans a gareggiare nelle categorie sbagliate e anche le operazioni di riassegnazione del genere avverranno molto raramente».
Parlando di Difesa in Europa e di NATO: «Chiederemo ai Paesi che fanno parte del Patto di aumentare la loro spesa per la difesa al 5% del loro PIL una cosa che ho sempre chiesto, ma non tutti hanno pagato ed è toccato all'America riparare. Un'ingiustizia fra le tante che ci sono state nei confronti degli Usa e che non continueranno».