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SVIZZERAFormazione, ricerca e innovazione: limitare gli studenti esteri?

22.04.24 - 16:49
«Siamo consapevoli della situazione finanziaria della Confederazione, ma abbiamo bisogno di prospettive».
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Fonte Ats
Formazione, ricerca e innovazione: limitare gli studenti esteri?
«Siamo consapevoli della situazione finanziaria della Confederazione, ma abbiamo bisogno di prospettive».

BERNA - Se le proposte del Consiglio federale dovessero essere approvate anche dal Parlamento, «i politecnici potrebbero limitare le ammissioni di studenti provenienti dall'estero». Lo ha detto il presidente del Consiglio dei politecnici federali Michael Hengartner in conferenza stampa commentando il messaggio per la promozione dell'educazione, della ricerca e dell'innovazione (messaggio ERI) del Consiglio federale per il periodo 2025-2028.

A causa dei tagli, alcuni progetti di costruzione, come quelli di risanamento energetico, potrebbero essere rimandati. «Eppure, gli investimenti nel settore dei PF sono utili per l'economia», afferma Hengartner.

«Siamo consapevoli della situazione finanziaria della Confederazione, ma abbiamo bisogno di prospettive», ha dichiarato da parte sua la presidente di Swissuniversitie, l'organizzazione mantello delle università, Luciana Vaccaro. Quest'ultima ha anche ricordato l'importanza degli investimenti nella formazione: «La carenza di manodopera qualificata costa all'economia cinque miliardi di franchi all'anno».

Circa l'aumento degli studenti nelle università e nelle scuole universitarie professionali, Vaccaro ha ricordato come «le tasse universitarie non coprono i costi. Un loro aumento, alla luce dell'inflazione, non è inoltre l'opzione migliore». Dal canto loro, i donatori privati non sostengono la ricerca in generale, ma solo progetti molto specifici, è stato sottolineato.

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