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BERNASanzioni: l'ambasciatore Usa a Berna non è soddisfatto della Seco

16.03.23 - 07:56
Intervistato, Scott Miller si è detto preoccupato per «alcuni commenti» fatti dalla direttrice Helene Budliger Artieda
Tamedia AG
Fonte ats
Sanzioni: l'ambasciatore Usa a Berna non è soddisfatto della Seco
Intervistato, Scott Miller si è detto preoccupato per «alcuni commenti» fatti dalla direttrice Helene Budliger Artieda

BERNA - L'ambasciatore degli Stati Uniti a Berna, Scott Miller, non è soddisfatto della Segreteria di Stato dell'economia (Seco). In un'intervista pubblicata oggi dalla Neue Zürcher Zeitung si dice preoccupato per «alcuni commenti» fatti dalla direttrice Helene Budliger Artieda, «perché rimettono in discussione l'utilità delle sanzioni».

A suo avviso, le sanzioni sono forti solo quanto la volontà politica che le sostiene. «È soprattutto la stessa Seco che pensa di fare abbastanza», rileva, aggiungendo di sperare di poter «continuare a contare sulla Seco come partner».

Miller ritiene di aver influito sulla ripresa delle sanzioni contro la Russia da parte di Berna alla fine di febbraio 2022. «Penso di essere riuscito a presentare la posizione degli Stati Uniti in modo abbastanza chiaro. La Svizzera non dovrebbe essere usata per aggirare le sanzioni contro la Russia. Il messaggio è stato recepito», spiega.

Gli Stati Uniti avrebbero preso atto dei 7,75 miliardi di franchi di beni russi congelati in Svizzera. Ma «la Svizzera potrebbe bloccare altri 50-100 miliardi», secondo Miller, che chiede accordi internazionali di coordinamento.

Esorta inoltre Berna a prendere parte alla task force "Russian Elites, Proxies and Oligarchs". La Svizzera potrebbe così partecipare alla discussione su come confiscare questi fondi nel quadro del diritto internazionale e nazionale degli Stati interessati, spiega Miller. Finora la Svizzera non ha mostrato alcuna disponibilità a partecipare alla task force. Secondo l'ambasciatore, i Paesi che non si impegnano nella confisca dei fondi russi dovrebbero aspettarsi pressioni.

Per quanto riguarda la discussione sulla fornitura di armi, Miller ritiene che la Svizzera si trovi nella crisi più grave dalla Seconda guerra mondiale. «Si sta confrontando con il significato di neutralità. Noi la comprendiamo e la rispettiamo», afferma. Ma non si tratta di una costruzione statica. Per Miller, Berna non può definirsi neutrale e permettere che una o entrambe le parti usino le sue leggi a proprio vantaggio.

«Gli Stati Uniti e gran parte della comunità internazionale che sostiene l'Ucraina ritengono che il parlamento svizzero debba consentire la riesportazione il prima possibile», afferma ancora Miller. Se Berna avesse dato per scontato che il materiale bellico svizzero non sarebbe mai stato utilizzato nei conflitti, non avrebbe mai potuto fornire armi ad altri Paesi, conclude.

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COMMENTI
 

Spartan555 1 anno fa su tio
Veramente basta con questo fatto che signori come questo cerchino di dettare alla Svizzera cosa fare. Siamo paese sovrano, mica una colonia degli USA, EU o altri.

APR-DRONE 1 anno fa su tio
Gentili Signore, Egregi signori Consiglieri Federali il POPOLO vi inviata a ESPELLERE a tempo INDETERMINATO questo INNUTILE AMBASCIATORE. Se non avete lo spirito e la forza necessaria e/o la VOLONTA politica le cittadine e i cittadini SVIZZERI sono pienamente in grado di eseguire il compito. IMPACHETTARE e rimettere al mittente oltre OCEANO. GRAZIE

tulliusdetritus 1 anno fa su tio
Cassis farà bene a convocare immediatamente il personaggio e dargli la strigliata che si merita: da quando in qua un ambasciatore si permette di dire cose del genere e a minacciare il paese che lo ospita? Ma tanto a Berna accetteranno in silenzio

Ascot 1 anno fa su tio
Risposta a tulliusdetritus
Figurati… Cassis calerà le braghe

vulpus 1 anno fa su tio
I nostri politici e funzionari hanno l'abitudine di parlare troppo e a sbalzo. Già il CF lascia a desiderare con le interviste , che spesso rispecchiano il parere personale , spacciato per quello del gremio. E i funzionari facciano il loro lavoro senza continuamente rincorre i giornalisti domenicali solo per apparire. Evidente che questo ambasciatore ribatte a quanto sente, e anche quì c'è qualcuno a cui torna comodo spargere nebbia.

angie2020 1 anno fa su tio
Restiamo, please, neutrali.

RV50 1 anno fa su tio
Viva la democrazia e il rispetto della costituzione di una nazione libera da parte dell'Imperialismo Americano ....le dittature si dividono in diversi modi , quella totalitaria vedi paese asiatici e quella "democratica con ricatti" Americana e UE ... stattene tranquillo e vai a visitare la fossa degli orsi

Mat78 1 anno fa su tio
Non tirare troppo la corda zio Sam!

leobm 1 anno fa su tio
Risposta a Mat78
Mat78 meglio ancora l'elastico perché noi svizzeri siamo molto pazienti e tolleranti. Ma come disse Bad Spencer in un suo film "non c'è più cattivo di un buono quando diventa cattivo".

leobm 1 anno fa su tio
Neanche io non sono soddisfatto di lui e loro (non degli americani) ma delle amministrazioni americane.

Focus123 1 anno fa su tio
Noon gli va bene? Allora se ne vada… certi personaggi è meglio non averli

Lello 1 anno fa su tio
che stia a casa sua a guardare quello che succede li,ma sa racomandi,ennesima calata di braghe e num a pagom

Granzio 1 anno fa su tio
Avanti con le minace ed i ricatti. Gentaglia !
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