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SVIZZERAAnche Mattea Meyer si distanzia da Berset: «È la sua opinione, non quella del PS»

14.03.23 - 23:57
La co-presidente contesta le parole del suo consigliere federale sulla fornitura d'armi all'Ucraina: «Non sento questa frenesia bellicosa».
keystone-sda.ch (ANTHONY ANEX)
Anche Mattea Meyer si distanzia da Berset: «È la sua opinione, non quella del PS»
La co-presidente contesta le parole del suo consigliere federale sulla fornitura d'armi all'Ucraina: «Non sento questa frenesia bellicosa».

BERNA - Dopo Cédric Wermuth ieri, oggi è stata l'altra co-presidente del Partito socialista svizzero (PS) Mattea Meyer a distanziarsi dalle dichiarazioni del proprio consigliere federale Alain Berset sulla guerra in Ucraina e sulle forniture di armi occidentali a questo Paese.

 «Non sento questa "frenesia bellicosa"», di cui ha parlato il ministro friburghese nella stampa domenicale, ha dichiarato la consigliera nazionale zurighese al telegiornale della televisione svizzero-tedesca SRF.

«Si tratta dell'opinione personale di Berset», ha precisato Meyer. Personalmente e in quanto co-presidente del PS, non condivido questa opinione. L'ho fatto sapere al collega di partito e presidente della Confederazione, ha aggiunto.

Certamente, gli avvenimenti bellici danno slancio alle forze che difendono il principio di un rafforzamento dell'esercito, ha dichiarato la socialista. Queste tentano pure di trarre vantaggi dalla situazione e di attenuare le direttive sull'esportazione di materiale bellico, ha proseguito Meyer.

Ieri critiche da parte di Wermuth
Il governo non sta agendo in modo coerente e si nasconde dietro la neutralità, aveva dichiarato ieri Cédric Wermuth alla "Neue Zürcher Zeitung" (NZZ). «Condivido il desiderio di Alain Berset di porre fine allo spargimento di sangue, ma non la sua analisi né le sue conclusioni», aveva affermato il consigliere nazionale argoviese all'edizione online della NZZ. Per il momento, aveva aggiunto Wermuth, non ci sono prospettive per i negoziati, «Putin ha altri obiettivi, è l'unico ostacolo alla pace».

Wermuth aveva rilevato una certa incoerenza nell'operato del Consiglio federale. Se è contrario alla riesportazione di munizioni, dovrebbe almeno essere in prima linea quando si tratta di sanzioni contro gli oligarchi, il commercio di materie prime, il taglio del debito per l'Ucraina e aiuti umanitari, aveva affermato, sostenendo che l'esecutivo «si nasconde dietro la neutralità».

«Frenesia bellicosa»

Berset aveva difeso in un'intervista alla NZZ am Sonntag la posizione del Consiglio federale nel conflitto ucraino. «Sento questa frenesia bellicosa in alcuni ambienti. E sono molto preoccupato, perché questo sentimento si basa su una visione a breve termine», aveva aggiunto Berset. La posizione del governo è chiara: «Le armi svizzere non devono essere utilizzate nelle guerre».

Secondo il presidente della Confederazione, la neutralità della Svizzera deve mantenere il suo «nocciolo duro». «Rappresenta l'attaccamento al diritto umanitario e ai diritti umani, la protezione dei civili, la tutela delle Convenzioni di Ginevra».

Tali dichiarazioni hanno suscitato vive reazioni in Svizzera e all'estero. Tutti i partiti, a eccezione dell'UDC, le hanno criticate.

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COMMENTI
 

vulpus 1 anno fa su tio
Un altro che parla troppo! Stà incappando negli inciampi uno dopo l'altro.

T-34 1 anno fa su tio
Ma il PS non era per l'abolizione dell'esercito? Adesso invece, con una giravolta a 180 gradi, sembra apprezzare gli armamenti più di chiunque altro. Il tutto per correre a sostenere un regime antidemocratico dispotico con simpatie naziste sorto nientemeno che sull'onda lunga di un colpo di stato fomentato dall'imperialismo USA, che ha messo fuori legge una dozzina di partiti di sinistra (contrari alla svendita del paese attuata mediante privatizzazioni selvagge a favore delle solite multinazionali occidentali) incarcerandone gli esponenti e censurando tre emittenti televisive non allieate (oltre ad aver fatto sparire una cinquantina di giornalisti scomodi (stima al ribasso)). Ora dagli annacquati socialdemocratici ci si aspetta una mozione per fornire carri armati ai talebani e ad una quindicina di signori della guerra africani, nonchè un'interpellanza per rinforzare l'embargo contro Cuba. Peccato non ci siano più le dittature fasciste sudamericane degli anni '70, altrimenti al prossimo congresso PS avremmo potuto conoscere, in qualità di ospiti d'onore, il figlio di Pinochet e il nipote di Videla. Se Berset, che sembra rinsavito all'improvviso, sembra non prestarsi al gioco, possono sempre chiamare in soccorso il buon Thierry Burkart (la persona più militarista e a destra di tutta la confederazione, col quale recentemente si sono messi allegramente a fare comunella) e magari a nonno Biden.

Parsival 1 anno fa su tio
Io non capisco perché la Svizzera produca armi, le esporti e abbia un esercito se non ritiene legittimo difendersi da un invasore? La Svizzera è circondata dall'Europa, perché ha un esercito? ha paura che un paese europeo la possa invadere? Se la risposta è si, allora perché esporta le proprie armi a paesi europei. Le armi sono fatte con lo scopo di eliminare l'avversario, se l'avversario è l'aggressore allora è legittimo difendersi con queste armi. Se la Svizzera non è d'accordo allora la smetta di esportare armi e si dedichi al cioccolato.

LaLussy 1 anno fa su tio
Tutti i partiti tranne l'UDC? A me sembra che è solo il PS che lo sta criticando! Finalmente Berset dice e fa qualcosa di giusto e il suo stesso partito lo critica! Poveri...sono stati delusi!

Adegheiz 1 anno fa su tio
Ma il PS sa che la Svizzera è neutrale? E dopo anni passati a rovinarla ora so preoccupano di un fantomatico problema d’immagine?

Lux Von Alchemy 1 anno fa su tio
Leggo “le armi Svizzere non devono essere usate nelle guerre”. Già, ipocrisia. Difatti vengono fabbricate al fine della pace.

Adegheiz 1 anno fa su tio
Risposta a Lux Von Alchemy
Non nelle guerre degli altri

Al4black 1 anno fa su tio
…non capisco cosa ha detto di così sbagliato Berset…🤷🏻

Voilà 1 anno fa su tio
L'unica preoccupazione dei politici svizzeri d'accordo con la fornitura di armi all'Ucraina e per le conseguenze future per le fabbriche di armi svizzere.

cippilimerli 1 anno fa su tio
Tutti questi giovani in politica non hanno esperienza di vita, soprattutto quelli della generazione Y anche chiamata generazione Me. In tempi di guerra mi sembrano davvero inadeguati.

cippilimerli 1 anno fa su tio
Bravo Berset, politici tutti venduti all’UE e lontani dal Popolo.

Dex 1 anno fa su tio
Pandemia canaglia

Brasil63 1 anno fa su tio
Berset ne ha detta una giusta finalmente.

saetta 1 anno fa su tio
Risposta a Brasil63
concordo

leobm 1 anno fa su tio
Berset è più saggio dei suoi presidenti di partito. Forse è dovuto al fatto che sono giovani e non si rendono conto di certi aspetti. Non sanno bene cosa significhi una guerra mondiale e quindi forse sottostimano alcune cose . Vedremo la storia alla fine giudicherà tutti!

Dex 1 anno fa su tio
Risposta a leobm
Tu lo sai cos’è una guerra? Ti auguro di non saperlo mai

leobm 1 anno fa su tio
Risposta a Dex
E tu? Chi conosce cosa sia la guerra fa di tutto per preservare la pace il possibile e l'impossibile. Un esempio semplice. II guerra mondiale Francia e Inghilterra scesero in guerra dichiararono guerra alla Germania per l'invasione della Polonia (settembre 1939) maggio 1945 la Polonia si ritrovò completamente sotto il controllo dell'allora CCCP. Dopo 6 anni di guerra, milioni di morti e distruzioni immense per la Polonia era passata dalla pentola alla brace. E quindi? Ecco cosa è la guerra una totale fallimento dell'umanità e quindi bisogna preservarla da questo fallimento.
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