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SVIZZERAEsternalizzare l'asilo in Africa? «Irrealistico»

29.12.22 - 14:00
L'esperto di diritto della migrazione sulla proposta di Marco Chiesa di seguire il modello britannico: «Non funzionerà»
AFP
Fonte 20MIN/CB
Esternalizzare l'asilo in Africa? «Irrealistico»
L'esperto di diritto della migrazione sulla proposta di Marco Chiesa di seguire il modello britannico: «Non funzionerà»

BERNA - Secondo il senatore ticinese e presidente dell'Udc svizzera Marco Chiesa, Il blocco dei trasferimenti voluto dal governo Meloni è l’ennesimo capitolo della disfatta del dispositivo europeo di gestione delle migrazioni. «L'Italia - aveva dichiarato a Tio/20Minuti il consigliere agli Stati negli scorsi giorni - rifiuta di riprendersi i migranti di sua competenza. Siamo in presenza di accordi vincolanti, Schengen e Dublino, che tuttavia vengono applicati a geometria variabile dai Paesi, in questo caso l’Italia, in funzione delle loro esigenze. Così facendo l’emergenza si trasforma in una bomba sociale a orologeria».

«Irrealistico» - La sua soluzione? Seguire l'esempio del Regno Unito, che sta cercando di esternalizzare la gestione dei rifugiati nell'Africa orientale, tramite un accordo con il Ruanda. Una richiesta, questa, sollevata più volte in Parlamento, ma che ha sempre ottenuto una risposta negativa dal Consiglio federale, l'ultima volta nell'agosto 2022.

Secondo il Consiglio federale, infatti, finora nessun Paese ha esternalizzato con successo il proprio sistema di asilo, nemmeno il Regno Unito. L'idea, insomma, è stata ritenuta irrealistica.

«Scarse possibilità di attuazione» - Allo stesso modo Constantin Hruschka, esperto di diritto d'asilo e ricercatore presso il Max Planck Institute, considera scarse le possibilità di attuazione di questo sistema, non solo per la Svizzera, ma anche per il Regno Unito. Anche se l'Alta Corte di Londra ha sostanzialmente approvato le deportazioni in Ruanda, ci sono una serie di ostacoli legali e organizzativi.

Molto probabilmente il caso sarà portato alla Corte Suprema, spiega Hruschka su 20 Minuten. Inoltre, sebbene l'Alta Corte abbia interpretato la Convenzione sui rifugiati in modo tale che l'Accordo sul Ruanda funzioni, non sono state prese in considerazione le diverse circostanze che caratterizzano ogni singolo caso. Cosa significa? Che si apre la strada per possibili (e alquanto probabili) ricorsi contro questa sentenza.

Lo stesso varrebbe per la Svizzera, prosegue Hruschka. «Si applica il principio secondo cui il Paese in cui si trova una persona è anche il principale responsabile della sua protezione». Per l'esperto, insomma, l'interpretazione della Convenzione sui rifugiati da parte del tribunale di Londra è un caso limite: «Secondo me non è compatibile con la volontà di deportare persone in un Paese con il quale non hanno alcun legame».

D'altra parte, Hruschka concorda con Chiesa riguardo il fatto che l'Italia, con il blocco dei trasferimenti, stia violando l'accordo di Schengen. «L'UE probabilmente sanzionerà l'Italia con una multa», afferma.

«Dovremmo almeno provarci» - La consigliera nazionale dell'UDC Martina Bircher, però, contraddice il punto di vista dell'esperto: lo stesso Consiglio federale, in un rapporto, è recentemente giunto alla conclusione che nella Convenzione sui rifugiati non viene indicato in quale Stato debba essere avviata una procedura d'asilo. Il suo parere è che la Svizzera debba provarci.

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COMMENTI
 

Taurus57 1 anno fa su tio
I fenomeni tirano in ballo sempre cavilli legali ma l'immigrazione clandestina è illegale, quindi i sapientoni smettano di dire "non si può" e non prendano i cittadini per i fondelli. Tutti gli illegali che ne combinano di tutti i colori senza se e senza ma rispedirli a casa loro. la politica, la tv ecc ci stanno riempendo con messaggi dove oramai sembriamo un crogiuolo di razze integrate per giustificare questa schifosa immigrazione clandestina. L'EU ha paura e per questo non fa un bel niente.

Mirschwizer 1 anno fa su tio
La Meloni ? 🤣🤣🤣🤣🤣 la düra pooc

Um999 1 anno fa su tio
Negli ultimi anni gli esperti hanno dato prova di essere proprio dei grandi esperti.
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