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SVIZZERAI paperoni russi rischiano di perdere i "visti d'oro"

03.04.22 - 18:18
Sono stati concessi a 85 super-ricchi. Il Ticino è tra i cantoni più generosi, assieme a Ginevra e Vaud
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I paperoni russi rischiano di perdere i "visti d'oro"
Sono stati concessi a 85 super-ricchi. Il Ticino è tra i cantoni più generosi, assieme a Ginevra e Vaud
Beneficiano di una corsia preferenziale, in deroga alla legge sugli stranieri. A patto di portare nella Confederazione i loro milioni. Al Consiglio nazionale Verdi, Verdi Liberali e Ps vogliono bloccare la «scappatoia»

BERNA - Tempi difficili per i multi-milionari, specialmente se con passaporto "sporco" di guerra. Tra i banchi del Consiglio nazionale si ingrossa il fronte favorevole a un inasprimento delle sanzioni contro Mosca, che si vorrebbero estendere a una categoria finora "protetta" e molto cara ai dipartimenti cantonali delle finanze. 

Si tratta dei titolari dei cosiddetti visti d'oro. I super-ricchi provenienti da paesi extra-Schenghen possono beneficiare di una corsia preferenziale per ottenere il permesso di soggiorno, anche senza presentare tutti i requisiti - integrazione, rapporti sul territorio, conoscenza della lingua - richiesti normalmente dalle autorità cantonali. Questo a patto che trasferiscano in Svizzera capitali abbastanza cospicui da costituire un «interesse pubblico». 

L'eccezione è prevista dalla Legge sugli stranieri, ma in Parlamento c'è chi vuole chiudere quella che è considerata una «scappatoia» per gli oligarchi russi accerchiati dalle sanzioni occidentali. Secondo una ricerca di Tamedia, i "visti d'oro" sono attualmente 368 in Svizzera: tra i beneficiari anche 85 cittadini russi residenti a Ginevra, Vaud, Obvaldo, Zugo e nella Svizzera italiana.

Il nostro cantone è uno dei più generosi nel concedere la tassazione forfettaria: nel 2020 i cosiddetti globalisti sono saliti a 896 nel 2020, in aumento rispetto agli 842 del 2018 anche se ancora inferiori ai 910 del 2016 - la statistica è pubblicata ogni due anni dal Dfe. A Berna il fronte favorevole a bloccare i visti è composto da Verdi, Verdi Liberali e Ps che - stando a quando riferisce il Sonntagsblick - proporranno uno stop alla deroga alla Commissione delle Istituzioni politiche (Cip) del Consiglio nazionale. 

«La Svizzera è diventata un rifugio sicuro per i russi molto ricchi che hanno effettivamente comprato il loro diritto di residenza», ha dichiarato al domenicale il presidente dei Verdi Balthasar Glättli. «Questi non sono uomini d'affari qualsiasi. Hanno spesso ottimi collegamenti con il regime. In Russia, nessuno si arricchisce contro la volontà dello Stato». Anche la Commissione economica (WAK) del Consiglio nazionale dovrebbe presto chiedere al governo di istituire una task force per cercare specificamente i beni degli oligarchi russi. «Se il Consiglio federale non fa nulla, spingeremo la WAK a chiedere l'istituzione di un gruppo di lavoro» ha spiegato la consigliera nazionale Regula Rytz. Allo stesso tempo il Partito socialista spinge per una restrizione al commercio di materie prime - circa l'80 per cento del trading di gas e petrolio passa dalla Svizzera - con una mozione presentata alla Commissione per gli affari esteri dal deputato Fabian Molina che, sempre secondo il domenicale, potrebbe incassare l'appoggio del Plr. 

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