Cerca e trova immobili

SVIZZERALa fedina penale per accogliere i rifugiati

16.03.22 - 18:33
La chiedono le organizzazioni umanitarie, per evitare alle famiglie ucraine situazioni spiacevoli
tipress
Fonte 20 Minuten/Aargauer Zeitung
La fedina penale per accogliere i rifugiati
La chiedono le organizzazioni umanitarie, per evitare alle famiglie ucraine situazioni spiacevoli
Avances, abusi, tratta di esseri umani: la Confederazione vuole tutelare le donne in fuga dalla guerra. Il requisito del casellario giudiziale è già stato introdotto, ma le infrazioni stradali non verranno prese in considerazione

BERNA - Uomini che vogliono accogliere solo donne. E magari approfittano della loro situazione difficile - in Germania è capitato - per fare delle avances non gradite. Devono affrontare anche questo i profughi, e in particolare le profughe in fuga dall'Ucraina: la Polizia federale ha segnalato il rischio al Dipartimento di giustizia e polizia, e la ministra Karin Keller-Sutter ne ha riferito lunedì al Nazionale

Che fare? Si sta occupando del tema anche l'Aiuto svizzero per i rifugiati, organizzazione mantello che riunisce una serie di enti no profit coinvolti nell'accoglienza (Caritas, Soccorso operaio, Amnesty International tra gli altri) e coordina la "macchina dell'ospitalità" assieme ai Cantoni.

La prima mossa, riferisce oggi l'Aargauer Zeitung, è quella di richiedere la fedina penale a tutte le famiglie che si metteranno a disposizione per l'accoglienza. L'organizzazione ha già introdotto il requisito per i proprietari di casa che, finora, hanno offerto privatamente circa 55mila posti letto in tutta la Svizzera. 

Una precauzione che, ha spiegato la direttrice dell'Aiuto per i rifugiati Miriam Behrens, è volta «a ridurre al minimo il rischio di abusi o di traffico di esseri umani». Non tutti i precedenti penali o le pendenze giuridiche sarebbero tuttavia preclusive: ad esempio le infrazioni alla legge sulla circolazione stradale non comporterebbero un ostacolo all'accoglienza. 

L'invito è rivolto anche ai rifugiati stessi e alle rifugiate, a procedere con una registrazione regolare presso le "liste" di accoglienza allestite dai singoli cantoni (in Ticino sono oltre un migliaio gli "host" annunciatisi) e non affidarsi ai social network per trovare una sistemazione. L'Aiuto ai rifugiati ha allestito anche una hotline per le emergenze e farà delle visite di monitoraggio nelle abitazioni ospitanti, per verificarne la conformità. 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE