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Il manager più pagato se ne va

SVIZZERAIl manager più pagato se ne va

03.02.22 - 09:39
Il Ceo di Swisscom Urs Schaeppi ha guadagnato quasi 2 milioni nel 2021. Un record tra le partecipate federali
Keystone
Fonte ATS
Il manager più pagato se ne va
Il Ceo di Swisscom Urs Schaeppi ha guadagnato quasi 2 milioni nel 2021. Un record tra le partecipate federali
Oggi l'annuncio della partenza. Intanto il Consiglio nazionale vuole mettere un tetto agli stipendi dei dirigenti

BERNA - Quasi due milioni di franchi. Quanto quattro consiglieri federale. Il presidente della direzione di Swisscom Urs Schaeppi ha visto nuovamente aumentare la sua retribuzione nel 2021, incassando per l'esattezza 1,96 milioni di franchi, il 6% in più del 2020. Nel primo anno di pandemia i suoi compensi erano già cresciuti del 5%.

Cifre da capogiro per il 60enne, la cui partenza è stata annunciata proprio oggi dall'azienda assieme ai risultati annuali (molto buoni). Schaeppi ha dato le dimissioni «di sua iniziativa» nonostante si sia confermato anche quest'anno il più pagato dei manager a capo di aziende federali. Swisscom è infatti controllata nella misura del 51% dalla Confederazione, pur essendo quotata in borsa.

Il compenso di Schaeppi (e dei suoi colleghi) è sempre al centro di un acceso dibattito. I sostenitori degli attuali livelli retributivi - fortemente lievitati negli ultimi decenni - affermano che le buste paga milionarie sono in linea con il mercato e necessarie per assicurarsi i migliori dirigenti, persone sottoposte a carichi di lavoro non indifferenti. Viene anche fatto che notare che il Ceo di Swisscom figura fra i peggio pagati tra quelli di grandi società quotate in borsa.

I critici sostengono invece che un salario così elevato in rapporto a quello dei dipendenti e del resto della popolazione non si giustifica, tanto più che l'ex Telecom PTT sottolinea costantemente il suo ruolo di servizio pubblico. Contrariamente ad altre realtà industriali Swisscom agirebbe inoltre in un regime di semi-monopolio e godrebbe di ottimi agganci politici. Non mancano inoltre coloro che, più in generale, sottolineano la differenza fra i guadagni conseguiti dagli imprenditori di successo, che rischiano a livello personale, e quelli di coloro che rimangono pur sempre dei salariati, spesso con contratti con clausole di salvaguardia.

Al parlamento federale sono in corso discussioni per porre un tetto agli stipendi dei manager di aziende parastatali. Suscita costantemente dibattito il fatto che i numeri uno di Swisscom, FFS, Posta e Postfinance guadagnino di più dei loro superiori, cioè i membri del governo: costoro incassano 454'600 franchi, più un rimborso forfettario delle spese di 30'000 franchi. Il lavoro del presidente della direzione di Swisscom viene quindi valutato quattro volte quello di un consigliere federale.

Classe 1960, Schaeppi ha un diploma di ingegnere conseguito al politecnico di Zurigo e una licenza di economia dell'Università di San Gallo. Ha lavorato in particolare per Iveco, Ascom e Biberist. Dal 1998 è attivo presso Swisscom. Dal 2013 è presidente della direzione, dopo essere subentrato ad interim a Carsten Schloter, che si era suicidato. Lascerà l'incarico - è notizia di oggi - il primo giugno 2022: il testimone passerà a Christoph Aeschlimann, un ingegnere 45enne attualmente membro della direzione del gruppo.

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