Altri anticorpi monoclonali contro il Covid

La Confederazione ha sottoscritto due contratti per prenotare fino a seimila dosi di farmaci
BERNA - Altre duemila confezioni dell'anticorpo Sotrovimab. E fino a quattromila della combinazione di Casirivimab e Imdevimab. Sono le dosi di medicamenti anti-Covid prenotate dalla Confederazione.
L’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) - come si legge in una nota odierna - ha infatti sottoscritto altri due contratti (con GlaxoSmithKline e Roche Pharma) per l’accesso a dosi di anticorpi monoclonali per il trattamento della malattia nei pazienti che presentano un rischio elevato di decorso grave.
L'anticorpo Sotrovimab è sviluppato da GlaxoSmithKline in partenariato con l’azienda VIR Biotechnology. Ed è stato scoperto dall'azienda ticinese Humabs BioMed di Bellinzona. La combinazione di Casirivimab/Imdevimab è invece sviluppata da Regeneron Pharmaceuticals in partenariato con Roche Holding. Per entrambi i contratti, fa sapere la Confederazione, l'importo è confidenziale.
Gli anticorpi monoclonali sono anticorpi clonati in coltura che vengono iniettati per via endovenosa al paziente allo scopo di neutralizzare il virus. Gli studi clinici di GlaxoSmithKline e di Regeneron mostrano che questi trattamenti possono offrire una protezione efficace contro le forme gravi della malattia.
Sotrovimab e Casirivimab/Imdevimab sono disponibili in Svizzera su raccomandazione della Swiss National Covid-19 Science Task Force rispettivamente dal 30 settembre 2021 e dal 13 maggio 2021. Il medicamento Sotrovimab non è stato ancora omologato, ma può essere impiegato per il trattamento di pazienti Covid già durante la procedura di omologazione.
Il medicamento Casirivimab/Imdevimab ha ottenuto l’omologazione il 23 dicembre 2021. La Confederazione si farà carico dei costi dei trattamenti nel settore ambulatoriale finché non saranno rimborsati dall’assicurazione malattie obbligatoria.




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