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SVIZZERAIn palio ci sono 1'000 franchi per chi trova un cuoco

16.10.21 - 10:00
La forte carenza di personale preoccupa il mondo della ristorazione.
20min
Ronalp
Ronalp
In palio ci sono 1'000 franchi per chi trova un cuoco
La forte carenza di personale preoccupa il mondo della ristorazione.
Il grido d’allarme di un ristoratore vallesano che da mesi sta cercando un cuoco qualificato.

BÜRCHEN -  Se c’è un settore che è stato stravolto da questa pandemia è sicuramente quello della ristorazione. Tra chiusure, riaperture parziali, certificati e tamponi chi lavora in hotel e ristoranti è stato fortemente penalizzato.  Tra gli effetti del Covid c’è anche quello di aver portato molti lavoratori attivi nella ristorazione a cambiare definitivamente lavoro.  Molti di loro dopo il lockdown non se la sono sentita di ritornare a fare una vita da ritmi improbabili. Da tempo i ristoranti sono confrontati con una forte carenza di personale. Non è una novità, ne avevamo già scritto tempo fa riferendoci anche alla nostra realtà cantonale. Il disagio però è evidente soprattutto nelle strutture di paese o di montagna, e sta assumendo dimensioni preoccupanti soprattutto nella Svizzera tedesca. 

Dal Vallese arriva oggi il grido di aiuto del gerente del ristorante Ronalp. Da tempo non riesce a trovare un cuoco e oggi ha pubblicato un’inserzione in cui dichiara che darà una ricompensa di 1'000 franchi a colui o colei che porterà un cuoco. «Abbiamo optato per questa richiesta non convenzionale unicamente per necessità. Non riusciamo in alcun modo a trovarne uno qualificato. Nemmeno una candidatura è arrivata in tutto questo tempo» ha spiegato Susanne Kaufmann, membro della direzione del ristorante dell'hotel. Tuttavia, nessun candidato ha ancora risposto alla campagna.

Una richiesta sopra le righe che però è figlia di una preoccupazione seria. La carenza di personale nei ristoranti potrebbe assumere connotati drammatici. Spiega Tobias Egli, consulente professionale, di studio e di carriera presso il Dipartimento dell'orientamento professionale di Zurigo: «Molti si sono allontanati dal settore e si sono riorientati in altre realtà professionali. I dipendenti stranieri stagionali invece sono tornati nei loro paesi d'origine oppure hanno preferito non tornare in Svizzera, altri invece hanno ricevuto un'ulteriore formazione e ora lavorano in ruoli completamente diversi».

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