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BASILEA CITTÀMisure anti coronavirus: a Basilea scatta il ricorso

18.07.20 - 07:59
Un avvocato ha chiesto l'effetto sospensivo per i limiti imposti ai locali: «Il governo si è spinto troppo oltre».
Keystone
Un locale notturno basilese in una foto d'archivio
Un locale notturno basilese in una foto d'archivio
Fonte 20 Minuten/Steve Last
Misure anti coronavirus: a Basilea scatta il ricorso
Un avvocato ha chiesto l'effetto sospensivo per i limiti imposti ai locali: «Il governo si è spinto troppo oltre».

BASILEA - L’economia è in sofferenza a causa della pandemia di Covid-19 e a Basilea, così come in Ticino, a essere particolarmente colpiti sono i settori della gastronomia e dell’intrattenimento. Nella città sul Reno il limite di 100 avventori per discoteche, bar e ristoranti varrà fino a fine anno e, se finora i gestori si sono limitati a scrivere lettere aperte al governo cantonale, ora c’è chi passa alle vie legali.

Come l’avvocato Nicolas Roulet che, come riporta la Basler Zeitung, ha depositato un ricorso in materia costituzionale contro le misure anti coronavirus. Secondo il legale, queste ultime violano il diritto amministrativo, il principio di proporzionalità e il principio di separazione dei poteri. 

Nello specifico, i controlli d’identità finalizzati al tracciamento dei contatti sarebbero accettabili, ma la limitazione del numero di avventori no: «Il governo si è spinto troppo oltre», denuncia Roulet parlando al quotidiano basilese. Il parlamento, inoltre, non è stato coinvolto a sufficienza in una decisione tanto importante. Le misure che vanno oltre quelle decretate dal consiglio federale, infine, mancano della necessaria base legale. Nel cantone sul Reno, argomenta l’avvocato, non sono stati riscontrati focolai e da tempo non si registrano decessi. Il semplice aumento dei contagi come motivazione generale per le restrizioni, conclude, non basta. 

La Corte d’appello di Basilea Città si chinerà sul ricorso a breve. Roulet ha peraltro chiesto l’effetto sospensivo. Se fosse accordato, le disposizioni del governo cantonale sarebbero immediatamente congelate e tornerebbero a valere quelle della Confederazione, almeno fino al pronunciamento di una sentenza. A livello nazionale, il limite di avventori per ristoranti e locali notturni è di 300 persone.    

Se il tribunale, poi, dovesse dare ragione a Roulet, il Cantone rischierebbe un’ondata di ricorsi per eventuali ulteriori misure anti Covi-19. A confermarlo è il professore di diritto costituzionale Markus Schefer: «Se dovesse vincere, questo avrebbe grandi conseguenze», assicura sulle pagine della Basler Zeitung. Se Roulet avrà successo o meno nella sua causa contro l’esecutivo, però, l’esperto non può dirlo. Al momento, una previsione è infatti impossibile.

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