Al trasporto pubblico il virus costa caro

Perdite dovute alla contrazione di abbonamenti e di biglietti singoli. La frequentazione dei treni è calata del 45%
BERNA - La crisi legata alla pandemia di coronavirus colpirà duramente anche il settore dei trasporti pubblici in Svizzera. Secondo quanto riferito dai domenicali "Le Matin Dimanche" e "SonntagsZeitung", l'organizzazione Alliance SwissPass calcola una contrazione del 6% degli abbonamenti generali (AG) e dell'1% degli abbonamenti a metà prezzo entro la fine dell'anno.
Concretamente si tratta di 30'000 AG di seconda classe, dal costo di 3'860 franchi l'uno, in meno: una perdita di guadagno di oltre 115 milioni di franchi, a cui si aggiungono i mancati introiti di 26'000 "metà-prezzo", ovvero circa 4 milioni di franchi.
Per quanto riguarda le vendite degli abbonamenti di zona e dei biglietti singoli, secondo il portavoce di SwissPass Thomas Ammann citato dai domenicali, la perdita oscilla tra gli 1,5 e gli 1,8 miliardi di fatturato. I costi per contro sono rimasti stabili.
La frequentazione dei treni a lunga percorrenza è scesa del 45% rispetto all'anno scorso a causa della pandemia. Quella del traffico regionale è calata del 55%.




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