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BASILEA CITTÀ

Arriva il primo ristorante per nudisti… anzi non più

Avrebbe dovuto aprire dove un tempo sorgeva il gay bar "Elle et lui". Ma la paura ha superato l'ambizione
depositphotos - foto d'archivio
Fonte 20 Minuten
Arriva il primo ristorante per nudisti… anzi non più
Avrebbe dovuto aprire dove un tempo sorgeva il gay bar "Elle et lui". Ma la paura ha superato l'ambizione
BASILEA - Gustare una pizza o bere un bicchiere di vino completamente nudi. E non a casa propria, ma circondati da perfetti sconosciuti. A Basilea avrebbe dovuto essere possibile, a partire da fine mese, grazie al nuovissimo ristorante Edelweiss Base...

BASILEA - Gustare una pizza o bere un bicchiere di vino completamente nudi. E non a casa propria, ma circondati da perfetti sconosciuti. A Basilea avrebbe dovuto essere possibile, a partire da fine mese, grazie al nuovissimo ristorante Edelweiss Basel-Nudisten Lounge. Ma il progetto di un certo Diego è stato fermato sul nascere.

Il ristorante avrebbe dovuto sorgere dove prima c’era il gay bar Elle et Lui. Un locale come tanti altri, con la differenza di dover lasciare tutti i vestiti nel guardaroba. Personale di sala compreso. «Non sarà né un bordello né un night club - aveva precisato Diego -. Non ci sarà nulla di erotico. Come si può prendere il sole nudi nelle spiagge per nudisti, nel mio locale si potrà mangiare nudi».

Il cibo sarebbe arrivato da fuori, con un catering. Niente cuochi nudi, quindi, per problemi d'igiene. E a ogni cliente sarebbe stato offerto un asciugamani pulito da appoggiare sulla sedia prima di sedersi. Un’idea nata dall’esempio di Parigi, dove O’Natuerl aveva però chiuso dopo poco tempo, perché «la vergogna era superiore al fatturato». Destino simile aveva avuto il Bunyadi di Londra, aperto nel 2016 e “temporaneamente” chiuso. «A Basilea la gente è di mentalità più aperta rispetto ai parigini», aveva detto fiducioso Diego.

Ma Diego è conosciuto localmente perché lavora da anni nell’ambiente a luci rossi di Basilea. E proprio questo dettaglio ha fatto cambiare idea alla proprietaria dell’immobile, che ha bloccato tutto. «Teme che il progetto possa finire per coinvolgere anche il sesso», ha spiegato a 20 Minuten Diego. Che non ha intenzione di fermarsi. «Riuscirò a farmi dare la licenza per aprire un "normale" locale. Anche senza nudismo».

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