Una 28enne denuncia di essere caduta vittima di una società di intermediazione truffaldina. L'assicuratore: «Siamo a conoscenza di diversi casi»
ZURIGO - A.D.*, una lettrice di 20 Minuten, è rimasta parecchio stupita quando ha ricevuto posta dalla sua “nuova” cassa malati Groupe Mutuel. La 28enne, infatti, non si era mai annunciata presso l’assicuratore vallesano. A farlo, per lei e per la sua famiglia, è stato qualcun altro, che ha pure disdetto la sua vecchia cassa malati. Come? Falsificando la sua firma.
Come ammesso da Groupe Mutuel, la responsabile dell'imbroglio è una società intermediaria che «non rispetta i criteri di qualità richiesti» e la cassa malati è a conoscenza di diversi casi del genere. L’obiettivo dei truffatori potrebbe essere incassare provvigioni facili.
«Ci sono stati casi di falsificazione di firme. Abbiamo interrotto la collaborazione e avviato un procedimento penale», spiega Serkan Isik, portavoce di Groupe Mutuel. Il consiglio, a chi sospetti di essere a sua volta caduto vittima di questi imbroglioni, è di farsi avanti: «Siamo pronti a liberare le persone colpite dai loro contratti», assicura Isik. La cassa malati si scusa inoltre sentitamente per «l’intermediario truffatore e senza scrupoli» con cui collaborava.
Quello di A.D. non è il primo caso di intermediari che creano problemi. Santésuisse invoca perciò criteri più stringenti per evitare situazioni simili: «Tra di essi pensiamo all’obbligo per gli intermediari di protocollare i colloqui» con i clienti, rivela Manuel Ackermann, portavoce dell’organizzazione che rappresenta gli assicuratori malattia. Il settore ha trasmesso a tal proposito concrete raccomandazioni alla politica, aggiunge. Il rischio di truffe, ammette tuttavia il portavoce, non può mai essere azzerato completamente.
*Nome noto alla redazione