La decisione, che scatterà il prossimo primo giugno, è stata presa dalla SEM dopo che «non era stata presentata alcuna offerta nel quadro della gara d'appalto pubblica»
BERNA - Dal primo giugno, la CSS garantirà l'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie per i richiedenti l'asilo e le persone tenute a lasciare la Svizzera residenti in uno dei centri federali per l'asilo (CFA). Lo ha deciso la Segreteria di Stato della migrazione (SEM), dopo che «non era stata presentata alcuna offerta nel quadro della gara d'appalto pubblica».
Sinora la Confederazione si faceva carico delle spese medico-sanitarie dei richiedenti asilo durante i primi 90 giorni di permanenza nei CFA. Dal prossimo mese, la CSS Assicurazione garantirà questa prestazione.
L'accordo quadro stipulato tra la SEM e la CSS prevede il prosieguo del modello del medico di famiglia applicato sinora. «Grazie a un contratto con un unico assicuratore attivo in tutta la Svizzera (anziché con diverse assicurazioni) e grazie anche al mantenimento di un modello del medico di famiglia è stato possibile giungere a una soluzione economica che riduce di molto l'onere amministrativo della SEM», precisa la nota.
Non essendoci state offerte in risposta alla gara d'appalto del 12 dicembre 2018, durante il primo trimestre del 2019 la SEM ha svolto colloqui con diversi assicuratori interessati e «ha poi aggiudicato il mandato alla CSS mediante una trattativa privata in virtù dell'articolo 13 capoverso 1 lettera a dell'ordinanza sugli appalti pubblici». Tale disposizione ammette l'aggiudicazione se nel quadro di una gara d'appalto svolta in precedenza non vengono presentate offerte, conclude la SEM.