Il nuovo documento dovrebbe consentire, all'occorrenza, di integrare il microchip previsto dall'Unione europea
BERNA - La prossima carta d'identità svizzera dovrebbe essere messa in circolazione nel 2021. Lo hanno ribadito oggi in un comunicato congiunto l'Ufficio federale di polizia (fedpol) e quello delle costruzioni e della logistica (UFCL). Il nuovo documento dovrebbe consentire, all'occorrenza, di integrare il microchip previsto dall'Unione europea.
Nell'ambito del bando di concorso indetto nell'aprile 2018, per la sua realizzazione è stata scelta la filiale argoviese della società franco-olandese Gemalto, numero uno del settore, precisano fedpol e UFCL. «Essa ha presentato l'offerta più vantaggiosa sul piano economico garantendo al meglio il rispetto dei criteri di qualità richiesti», si legge nella nota. L'aggiudicazione è stata pubblicata sul portale del Sistema informativo sulle commesse pubbliche in Svizzera.
Gemalto sarà incaricata di «mettere a disposizione tutta l'infrastruttura tecnica necessaria alla produzione della nuova carta d'identità nonché di assicurare il buon finanziamento e la manutenzione di tale infrastruttura», sottolineano fedpol e UFCL. Quest'ultimo ufficio dovrà assicurare la produzione dei documenti.
I dati personali dei cittadini saranno invece detenuti esclusivamente dalla Confederazione e il controllo dell'intero processo sarà garantito dalle autorità svizzere, rileva il comunicato. Stando a una decisione del Consiglio federale del dicembre 2017, il prezzo della carta d'identità rimarrà invariato a 65 franchi per gli adulti (validità 10 anni) e 30 franchi per i bambini (validità 5 anni), ai quali bisogna aggiungere 5 franchi per i costi di spedizione.