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NEUCHÂTELNicolas Feuz, un procuratore scrittore

07.10.18 - 12:04
L'ultimo libro "Le Miroir des âmes" è distribuito in Francia, Belgio e Canada
Keystone
Nicolas Feuz, un procuratore scrittore
L'ultimo libro "Le Miroir des âmes" è distribuito in Francia, Belgio e Canada

NEUCHÂTEL - Anche la Svizzera ha il suo Giancarlo de Cataldo, il magistrato italiano (e non è il solo) datosi alla scrittura. Nicolas Feuz, procuratore nel Canton Neuchâtel, da anni nei ritagli di tempo scrive romanzi polizieschi. Dopo aver pubblicato per conto proprio i primi libri, Feuz ha trovato un editore francese, segno che la sua fama ha varcato le anguste frontiere elvetiche. Le sue storie vengono oramai anche lette in classe.

Nessun bisogno di scegliere ambientazioni esotiche. La trama della sua ultima fatica "Le Miroir des âmes" ("Lo specchio delle anime") - pubblicata dall'editore parigino Slatkine & Cie Paris e distribuita in Francia, Belgio e nel Québec (Canada francofono) - si svolge nel suo Cantone di residenza. L'opera è stata selezionata per il Prix du Polar romand che sarà attribuito in novembre.

In un'intervista concessa a Keystone-Ats, Feuz si è detto contento che la vicenda sia ambientata nella regione di Neuchâtel. In un primo momento aveva scelto come sfondo Parigi, per sedurre i lettori francesi, ma alla fine ha rinunciato. In fondo, ha spiegato, i polizieschi scandinavi sono ambientati in regioni sconosciute alla maggior parte dei lettori, eppure hanno successo.

Feuz, 46 anni e da 19 in attività quale procuratore, ha già scritto nove libri, di cui otto pubblicati a sue spese. Il poliziesco "Horrora borealis" ha ricevuto il miglior premio del poliziesco indipendente al salone del libro di Parigi. In agosto è uscito quale tascabile in 35 mila copie; sono previste anche delle traduzioni. Da due anni, in diversi Cantoni romandi, i suoi libri vengono letti ed analizzati in classe.

La sua attività di scrittore è incominciata un po' per caso, come racconta, nel corso di una vacanza in Kenia nel 2010. Qui, dopo aver divorato un poliziesco con scene che si svolgono in Svizzera, ha incominciato a buttar giù la prima storia, in mancanza di altro da leggere.

In dieci giorni è riuscito ha schizzare una trama elaborata che si svolge in parte in Svizzera e in parte nel paese africano. Una volta rientrato, in meno di due mesi ha redatto il primo volume di una trilogia pubblicata a sue spese nel 2013.

Scoperta in lui una vena artistica, da quel momento non ha più smesso di scrivere: in genere impiega da due a tre mesi per stendere una prima versione, e altri mesi gli servono per correggere e rileggere il testo. Lavora nei ritagli di tempo: la sera, nel fine settimana e durante le vacanze.

Molta ispirazione gli viene dalla sua attività di magistrato e dal contatto col lavoro della polizia, ciò che gli consente di dare un tocco di realismo alle sue storie. Tuttavia, se il successo come scrittore dovesse proseguire, si porrà primo o poi la questione se abbandonare o meno la carica di procuratore, dal momento che anche la promozione dei suoi libri gli prende sempre più tempo. Potrei chiedere un tempo parziale o un anno sabbatico, afferma.

Ad ogni modo, non conta di smettere di scrivere, anche per non deludere i suoi fan. Un altro libro, un dramma famigliare, è già nel cassetto.

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