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SVIZZERA«Chi puzza, spesso non se ne rende conto»

05.07.18 - 07:00
Cosa fare quando un collega di lavoro emana un odore sgradevole? Ecco le linee guida della Confederazione
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«Chi puzza, spesso non se ne rende conto»
Cosa fare quando un collega di lavoro emana un odore sgradevole? Ecco le linee guida della Confederazione

BERNA - Se il collega di lavoro emana un odore sgradevole, gli altri prendono le distanze. Oppure parlano alle sue spalle. Per evitare situazioni di questo tipo, in cui la persona interessata si potrebbe sentire «esclusa e ferita», il Centro svizzero di servizio Formazione professionale ha pubblicato un opuscolo con una serie di consigli per apprendisti e formatori. Perché: «Chi ha un odore sgradevole, spesso non se ne rende conto». Sulla base del promemoria, vi proponiamo quattro situazioni.

Puzza di sudore in riunione - Anche nell'ambito della sua formazione, non mancano le occasioni in cui un apprendista prende parte a una riunione. Al termine dell'incontro anche lui si rende conto che nella stanza c'è un odore sgradevole, ma si convince che sia colpa di altri collaboratori. Questo esempio dovrebbe dimostrare che «l'essere umano è in grado di percepire il proprio odore solo in misura limitata». Insomma, non ci si accorge di aver infastidito i colleghi. Gli esperti consigliano un colloquio personale, ma associato a un'altra questione.

Quando si sparla di un collega - Un apprendista si cambia i vestiti raramente. E nella pubertà si suda molto. Un caso, questo, ben noto a Michael Kraft della Società impiegati di commercio: «Chi siede accanto a lui si sente infastidito e sparla di lui». E il diretto interessato non comprende per quale motivo gli altri lo stiano evitando. Secondo Kraft è necessario intervenire subito, «altrimenti la persona in questione crede di subire del mobbing». Vanno evitati messaggi indiretti, come l'esposizione di un deodorante in ufficio.

Clienti stesi dall'alito cattivo? - Anche i clienti possono storcere il naso per sudore o alito cattivo. Per esempio se sono serviti da una commessa che ha saltato la colazione, ma non ha nemmeno lavato i denti. E ha anche fumato. Sono episodi noti all'imprenditore Dieter Spiess, secondo cui molti non sanno più come prendersi cura del proprio corpo. Bisogna quindi cambiare le proprie abitudini per non respingere i clienti: «In questi casi – dice Spiess – cerchiamo il dialogo con la persona interessata e le spieghiamo la questione».

Caldo sui cantieri, ma problema raro - Anche la Società svizzera degli impresari-costruttori propone una serie di consigli per chi lavora sui cantieri. Tra questi: «fare la doccia dopo il lavoro» o «fumare meno». Sarebbero comunque rari i casi in cui sui cantieri vi sarebbero dei contrasti dovuti a odori sgradevoli. Un ispettore professionale racconta che una volta aveva dovuto spiegare a un apprendista il funzionamento della doccia. Il promemoria consiglia di fissare degli obiettivi assieme al diretto interessato. Per esempio: una doccia quotidiana.

Alcuni consigli

    • Fare la doccia ogni due giorni
    • Cambiare i calzini quotidianamente
    • Evitare magliette in materiali sintetici
    • Non consumare nicotina né caffeina
    • Portare al lavoro un deodorante, per le emergenze
    • Lavare i denti tre volte al giorno
    • Evitare di indossare abiti portati per uscire la sera
    • Lavarsi quotidianamente il viso, le ascelle e le parti intime
    • Fare la doccia dopo l'attività sportiva
    • Portare solette o scarpe in pelle
    • Sciacquare regolarmente la bocca
    • Tenere a portata di mano gomme da masticare o mentine

 

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COMMENTI
 

siska 5 anni fa su tio
Tanti anni fa (quando ero giovane-fresca) lavoravo come aiuto medico ma in ospedale ahimé... (poi mi sono tolta definitivamente da quell'ambito lavorativo) mi ricordo solo di poche persone curate e pulite. Sono una persona che la prima cosa guardo sono le mani e i piedi poi tutto il resto..marooonnnaaaa che odori e che unghie nei piedi soprattutto! Oggi credo che il quadro sia peggiorato malgrado le tante e molte possibilità di ricerca prodotti personali tra chimici/naturali/vegani e di buona qualità/costi.

Tato50 5 anni fa su tio
Io conoscevo uno che aveva problema di sudore e cattivi odori ai piedi anche se faceva di tutto per affrontarlo. Non ha risolto nulla. Una sera è andata a ballare e, invitando una dolce signorina, quando quella cominciò a parlare lui gli chiese : Non è che per caso hai mangiato i miei calzini ? ;-))))))))

Zico 5 anni fa su tio
si sa che a Berna non sono tanto svelti: probabilmente fanno una doccia ogni 2 giorni perchè ci mettono 24 ore a farne una. ma poi a Berna non hanno niente di più importante da fare che dare questi consigli del menga? visto che ci sta: LAVATIVI!

Tato50 5 anni fa su tio
Risposta a Zico
LAVATIVI ?????????? Sei in tema se metti la "E" dopo la "T";-))

tico 5 anni fa su tio
"quando un collega emana un odore sgradevole ?" poi nell'articolo si fa riferimento ad un apprendista: perchè sono solo loro che puzzano ? Allora le linee guida devono essere per tutti !! E poi sfido chiunque con un caldo attuale e magari fare anche un lavoro molto attivo a fare una doccia ogni 2 giorni. In oltre : lavarsi quotidianamente le parti intime ? Ma come, non faccio la doccia ogni due giorni ? Quindi un giorno mi lavo le parti intime e l'altro giorno lavo solo il resto del corpo......ma cosa mi lavo a fare se poi il giorno dopo sono di nuovo sporco !? Ma a Berna non altro da pensare ? C'è qualche politico che puzza e Berna lo vuole lontano? Per noi cittadini sono tanti i politici che puzzano!! O forse è solo il TIO che non ha più articoli seri da scrivere e quindi inventiamo ci qualcosa ?

mats70 5 anni fa su tio
E c'è gente a Berna pagata per partorire queste cagate

Equalizer 5 anni fa su tio
Una doccia ogni due giorni? ma che K di consiglio è? Lo deve aver dato un brozzone...

vulpus 5 anni fa su tio
Impegnatissimi a Berna ! Complimenti.

miba 5 anni fa su tio
Risposta a vulpus
...e pensa cosa c'è dietro! Qualcuno ha lanciato l'idea per dimostrare che fa pur qualcosa, l'idea è passata per vari stadi per essere approvata, è ritornata al mittente con l'indicazione di "elaborare il progetto" che è stato visionato a vari stadi, è ritornato al mittente con le rettifiche da fare, è passato di nuovo ai vari stadi per controllo ed ok, poi ha dovuto essere tradotto in italiano, francese e romancio, le bozze delle traduzioni hanno dovuto essere controllate, semmai rettificate per avere l'ok di stampa, ordine/incarico di stampa, distribuzione, informazione ai media, ecc ecc ecc. Penso di non essere molto lontano dalla realtà....

Norvegianviking 5 anni fa su tio
Risposta a miba
Grande! E spesso con quali traduzioni siamo confrontati...
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