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SVIZZERA«Mi hanno detto che potevo gettare i miei buoni nella spazzatura»

07.06.18 - 08:01
La catena di negozi OVS ha annunciato la chiusura delle sue succursali in Svizzera. Non solo, ha deciso di rifiutare i buoni acquisto detenuti dai clienti
Keystone
«Mi hanno detto che potevo gettare i miei buoni nella spazzatura»
La catena di negozi OVS ha annunciato la chiusura delle sue succursali in Svizzera. Non solo, ha deciso di rifiutare i buoni acquisto detenuti dai clienti

LOSANNA - La scorsa settimana, Sempione Retail, proprietaria delle 140 filiali OVS in Svizzera, ha annunciato la chiusura dei suoi negozi. Da allora, alcuni clienti si lamentano per delle restrizioni giudicate eccessive. Una donna vodese, ad esempio, titolare di 400 franchi in buoni acquisto, ha suo malgrado appreso che i negozi non li avrebbero più incassati. Martedì, voleva usarli: «Mi hanno detto che non era più possibile. È denaro rubato!», insorge.

La cliente ha quindi contattato la sede centrale dell'azienda per chiederne conto. «Non ne hanno voluto sapere e mi hanno detto che potevo gettare i miei buoni nella spazzatura», afferma. Un caso che giudica «scandaloso». La donna denuncia soprattutto la mancanza di comunicazione da parte della catena.

Una scadenza richiesta per i clienti - Un'opinione condivisa dalla Federazione romanda dei consumatori. «Mettere i clienti di fronte al fatto compiuto è insopportabile», concorda Valerie Muster, giurista della FRC, che dubita della legalità di questo rifiuto. La vaghezza deriva dallo stato attuale dell'azienda, che è in moratoria concordataria e non ancora ufficialmente in bancarotta.

«Non penso che sia legale, in ogni caso non è etico», dice Valerie Muster, che contatterà l'azienda per richiedere che i buoni vengano accettati almeno finché i negozi saranno aperti. Coglie inoltre l'occasione per ricordare il rischio che possono costituire questi averi: «I buoni devono restare il minor tempo possibile nel portafogli».

Contattati, né OVS né la società Sempione Retail hanno voluto commentare.

Riavere i soldi è ancora possibile - Questo tipo di casi ha già attirato l'attenzione della FRC e la speranza di rivedere i soldi rimane. Una volta che il fallimento sarà dichiarato, i clienti potranno rispondere all’appello ai creditori che farà l’Ufficio esecuzioni e fallimenti. Senza garanzia, tuttavia, che il debito dell'azienda può essere un giorno rimborsato.

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COMMENTI
 

Equalizer 5 anni fa su tio
Fosse successo in Italia dove 400 franchi sono un quarto del salario mensile gli avrebbero incendiato il negozio.

siska 5 anni fa su tio
Risposta a Equalizer
Ciao Equalizer, sto ridendo di brutto... bella la tua e attualissima ...mi é piaciuta bella!

rrs 5 anni fa su tio
Senza garanzia, tuttavia, che il debito dell'azienda POTRÀ essere un giorno rimborsato.

tirannosaurosex 5 anni fa su tio
TAGLIAN!

Greta_953 5 anni fa su tio
Che vergogna!! 400.- non sono mica pochi! E anche se fossero 20, è un comportamento inaccettabile. Ma come dice qualcun altro: possibile che nessuno possa fare niente? Oppure semplicemente non VOGLIONO?! Bah

Bacaude 5 anni fa su tio
Concordo con chi indica i soliti furbi. Per quanto riguarda i buoni è chiaro che si tratta di un furto. Possibile che si permettano questi comportamenti? Dove sono le autorità a difesa del cittadino e del consumatore?

Verbania 5 anni fa su tio
Sparare sulla Croce Rossa

Frankeat 5 anni fa su tio
Ho come l'impressione che dietro questo fallimento ci siano i soliti furbetti con i loro magheggi finanziari.
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