L'imam Bekim Alimi è stato naturalizzato

Durante il dibattito a contestare è stato in particolare il gruppo UDC secondo cui il 45enne mantenesse contatti con un predicatore radicale e con un imam antisemita
WIL (SG) - Il consiglio comunale di Wil (SG) ha deciso ieri sera - con 26 voti contro 10 e una astensione - di concedere la cittadinanza svizzera a Bekim Alimi, imam della locale moschea albanese.
Alimi, 45 anni, è macedone e vive a Wil dal 1998. In precedenza aveva studiato teologia e filosofia al Cairo. Nel 1999 è diventato imam della locale moschea albanese. A metà 2015 ha presentato una richiesta di naturalizzazione per sé, la moglie e i due figli. Una persona si è però opposta alla domanda, rendendo necessario l'intervento del consiglio comunale.
Durante il dibattito a contestare la naturalizzazione è stato in particolare il gruppo UDC, mentre PPD, PLR, Verdi e PS hanno affermato che non esistono elementi per negare la cittadinanza ad Alimi.
Nell'opposizione presentata, veniva sostenuto che il 45enne mantenesse contatti con un predicatore radicale e con un imam antisemita. Si accusava inoltre l'uomo di far parte dei Fratelli musulmani in Svizzera e di aver predicato in una moschea in Macedonia diretta da un imam ritenuto un radicale.
Alimi ha sempre respinto le accuse e una commissione ad hoc aveva già dato parere favorevole alla naturalizzazione, basandosi su informazioni delle autorità competenti.




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