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Allevamento intensivo vuol dire 14 cm di trespolo su cui stare

In Svizzera c'è chi vuole abolire questo metodo. Gli allevatori si oppongono. Ma chi ha ragione?
Keystone
Allevamento intensivo vuol dire 14 cm di trespolo su cui stare
In Svizzera c'è chi vuole abolire questo metodo. Gli allevatori si oppongono. Ma chi ha ragione?
ZURIGO - Come abbiamo anticipato all’inizio di questa settimana, il “think tank” Sentience Politics vuole lanciare un’iniziativa popolare per vietare l’allevamento intensivo. «Ogni anno in Svizzera 50 milioni di bo...

ZURIGO - Come abbiamo anticipato all’inizio di questa settimana, il “think tank” Sentience Politics vuole lanciare un’iniziativa popolare per vietare l’allevamento intensivo. «Ogni anno in Svizzera 50 milioni di bovini, maiali e polli vengono tenuti in piccoli spazi e non vedono né erba né sole», spiega la direttrice del progetto, Meret Schneider.

Markus Ritter, presidente dell’Unione svizzera dei contadini e consigliere nazionale Ppd, ribatte: «Parlare di allevamento intensivo in Svizzera è azzardato: abbiamo una delle legislazioni più severe al mondo», sostiene. L’83% dei polli, spiega, esce regolarmente all’aria aperta. Chi ha ragione? Abbiamo verificato come vengono trattati gli animali in un allevamento convenzionale, in un’azienda Bio Suisse e nell’Unione europea.

Bovini: paglia e movimento all'aperto non sono obbligatori

In Svizzera negli allevamenti convenzionali un bovino da carne necessita di 3 metri quadrati. Non sono richieste né uscita (movimento libero all'aperto) né lettiera (la copertura del pavimento con paglia, per esempio). I bovini bio, al contrario, hanno uscita e lettiera all’aperto, in stalla o nel giardino d’inverno per almeno 26 giorni d’estate e 13 d’inverno. Nel complesso servono quindi 6,5 metri quadrati in più. Anche IP-Suisse e Naturafarm stabiliscono spesso prescrizioni per l'uscita e la lettiera. Secondo la Protezione svizzera degli animali, il 50% dei bovini da carne e l’80% delle mucche da latte possono muoversi abbastanza. Nell’Ue, invece, non esistono regole per i bovini di più di 6 mesi: in Francia solo il 10% può uscire, in Svezia l’80%.

I maiali svizzeri escono spesso all'aria aperta

Chi alleva maiali in Svizzera non è tenuto per legge a garantire movimento libero all'aperto o una lettiera. Ogni suino deve solo disporre di una superficie di 0,9 metri quadrati. Per le aziende bio il limite è invece fissato ad almeno 1,65, più lettiera e uscita. Nell’Ue, al contrario, un maiale deve disporre di una superficie di soli 0,65 m2. Secondo la protezione animali, «gli spazi in cui stanno prevalentemente devono ricevere luce naturale», cosa che vale anche per polli e bovini. Per quanto riguarda l'uscita dei maiali, la Svizzera rappresenta un’eccezione: il 62% può muoversi liberamente. In alcuni Paesi in Europa tale valore si ferma al 5-10%.

Le galline ovaiole hanno più spazio sui trespoli nell’Ue

In Svizzera i polli hanno 14 cm a testa di trespoli su cui stare negli allevamenti convenzionali, 16 in quelli bio. L’Ue ne richiede 15. Lì, del resto, è permesso l’allevamento in gabbie con lettiera. Nel nostro Paese gli allevamenti a terra di polli rappresentano il 70% del totale. Va meno bene ai polli destinati alla macellazione: solo il 15% degli animali ha spazio di movimento. È sbagliato, però, immaginare che i polli da allevamento a terra scorrazzino con qualche loro simile sui prati: le prescrizioni permettono infatti di tenere 18mila animali per azienda, 2'000 per pollaio in quelle bio. L’Ue, dal canto suo, non pone limiti: in Ungheria ci sono aziende con 100mila polli da carne.

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