Cerca e trova immobili
URI

Il parlamento chiede di poter abbattere le linci

Secondo Alois Zurfluh, autore dell'intervento parlamentare, le linci sono responsabili della quasi sparizione di camosci e caprioli
Il parlamento chiede di poter abbattere le linci
Secondo Alois Zurfluh, autore dell'intervento parlamentare, le linci sono responsabili della quasi sparizione di camosci e caprioli
ALTDORF - Il parlamento del canton Uri ha sollecitato l'esecutivo a inoltrare alla Confederazione una richiesta di abbattimento delle linci per ridurne il numero. Il Consiglio di Stato voleva raccogliere ulteriori dati in merito e aspettare almeno il...

ALTDORF - Il parlamento del canton Uri ha sollecitato l'esecutivo a inoltrare alla Confederazione una richiesta di abbattimento delle linci per ridurne il numero. Il Consiglio di Stato voleva raccogliere ulteriori dati in merito e aspettare almeno il 2017 prima di decidere.

Secondo Alois Zurfluh (PPD), autore dell'intervento parlamentare, le linci sono tra l'altro responsabili della quasi sparizione di camosci e caprioli allo stato brado in alcune parti del cantone.

Contro le intenzioni del governo, una decisa maggioranza di parlamentari, 46 a 16, ha invece optato per la richiesta del deputato democristiano.

Il permesso di eliminare le linci viene dato, tra l'altro, quando la loro densità è di almeno 1,5 capi per 100 chilometri quadrati. L'ultima valutazione, dell'inverno 2013/14, dava per il canton Uri una presenza di 1,54 animali autosufficienti. Nei tre anni precedenti la densità era di 1,73 linci.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE