Fümoar (per il fumo libero nei ristoranti) si dissolve
Troppi gli ostacoli politici e giuridici
BASILEA - L'associazione basilese Fümoar, costituita per aggirare il divieto di fumare nei ristoranti, getta la spugna e si dissolve dopo aver raggiunto, all'apice del suo successo, quasi 200'000 membri. Troppi gli ostacoli politici e giuridici, primo fra tutti una sentenza del Tribunale federale (TF) del 2013, hanno indicato oggi i vertici del sodalizio in una conferenza stampa.
A Basilea Città il divieto di fumare nei ritrovi pubblici è entrato in vigore nel 2010. Esso autorizza unicamente la creazione di appositi spazi per fumatori, nei quali gli avventori non sono serviti dal personale.
Nata in reazione alla nuova regolamentazione, l'associazione Fümoar (per esteso Associazione per mitigare le conseguenze economiche del divieto parziale di fumare nei ristoranti basilesi) nel momento di maggior successo riuniva 180 esercizi pubblici trasformatisi in ritrovi per fumatori. L'accesso a questi ristoranti era riservato ai membri dietro il versamento di una quota sociale.
La decisione di sciogliere il sodalizio è stata presa ieri dall'assemblea generale, ha indicato oggi il presidente Mario Nanni. La dissoluzione interverrà dopo la cessione del consistente capitale - Nanni non ha fatto cifre - a enti caritativi. Dopo essere stata la più grande associazione mai esistita in Svizzera con quasi 200'000 membri, oggi a Fümoar aderiscono meno di dieci locali e a pagare le quote sono rimaste una quindicina di persone.
Dalla sua costituzione e malgrado il suo successo, Fümoar ha incassato una batosta dopo l'altra, sia alle urne che in tribunale. Ultima sconfitta in ordine di tempo è il fallimento della raccolta delle firme per un'iniziativa popolare cantonale che intendeva introdurre a Basilea le regole meno severe in materia di fumo adottate dal parlamento federale.
All'associazione ha fatto parecchio male la decisione presa nel luglio 2013 dal TF, secondo cui in buona sostanza i ristoranti che hanno aderito a Fümoar rimanevano luoghi pubblici a pieno titolo. Fümoar ha giudicato un'impresa senza speranza un tentativo di portare la causa davanti alla Corte europea dei diritti dell'uomo a Strasburgo.



