Helmut Marko ha provato a chiudere la querelle innescata dall'olandese. «Lui ha esagerato, ma l'indagine è partita dalla Mercedes»
SAN PAOLO (Brasile) - L'eco delle accuse mosse da Max Verstappen nei confronti della Ferrari al termine del GP degli Stati Uniti non si è ancora spenta. L'olandese aveva puntato il dito contro la Rossa, contro le sue power unit, per spiegare le prestazioni e i risultati post estivi. E le sue parole, il suo «La Ferrari va male perché non bara più», aveva scatenato - ovviamente - un putiferio. Che ancora non si è del tutto placato.
A tentare di mettere il punto sulla situazione ci ha provato Helmut Marko il quale, parlando ad Auto Bild, ha tirato le orecchie al pilota della scuderia del quale è consulente e, contemporaneamente, ha svelato come tutto è cominciato.
«Max si è spinto troppo in là e lo sa - ha raccontato il 76enne ex pilota - L’argomento è per lui molto sensibile e per questo si è fatto un po' trasportare. Per quanto riguarda l'indagine, le ricerche approfondite su quell'area sono state fatte dalla Mercedes. Noi come Red Bull abbiamo però avuto il coraggio di denunciare presentando una richiesta di chiarimento alla FIA».