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Pur essendo un attaccante, il calciatore del Girona ha chiuso al primo posto nella classifica dei falli commessi (ben 88 in 33 gare), prendendo in considerazione i cinque principali campionati europei
ROSTOV (Russia) - Ci sono due modi di intendere il calcio sudamericano: da una parte quello "bailado" del Brasile, tutto tecnica e talento, dall'altra quello “brutto, sporco e cattivo” tipico delle Nazionali che devono sopperire con la grinta alla mancanza di tecnica.
La seconda filosofia si riassume con l'espressione "Garra Charrua", coniata nel 1935 per descrivere la grinta e il carattere dell'Uruguay. Con il passare degli anni il termine è stato sdoganato anche negli altri paesi latini, ma le sue radici restano saldamente uruguaiane e ancora oggi quella Celeste è una delle sue più orgogliose rappresentanti.
Non è un caso, quindi, che sia proprio uruguaiano il calciatore più falloso in circolazione: parliamo di Christhian Stuani, che nella stagione appena conclusa ha chiuso al primo posto la classifica dei falli commessi nei cinque principali campionati europei. Nulla di strano fin qui, non fosse per il fatto che il 31enne, che gioca in Spagna nel Girona, di ruolo fa l'attaccante: sono addirittura 88 i falli da lui commessi in 33 partite, una media altissima che comunque non gli ha impedito di mettere a segno ben 21 reti, solo una in meno del suo record personale raggiunto nella stagione 2008/2009 con l'Albacete (ma in 40 presenze).
Insieme a Suarez (46 falli commessi), Cavani (19) e Gomez (54), Stuani compone uno dei pacchetti offensivi più aggressivi dell'intero Mondiale, sicuramente il più temuto dai difensori avversari.
