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"Le critiche? Io ci metto la faccia. Non mi sono mai sentito messo in discussione dal club"

Il mercato del Lugano non convince? Spesso sul banco degli imputati è finito il ds Habisreutinger: "Penso che sia nella natura dell'uomo andare a cercare gli sbagli altrui"
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"Le critiche? Io ci metto la faccia. Non mi sono mai sentito messo in discussione dal club"
Il mercato del Lugano non convince? Spesso sul banco degli imputati è finito il ds Habisreutinger: "Penso che sia nella natura dell'uomo andare a cercare gli sbagli altrui"
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LUGANO – Il mercato estivo non ha convinto? Colpa di Habisreutinger. Via Domenichelli? Ha scelto Fischer ma è colpa di Habisreutinger. In cambio di Hnat non è arrivato nessuno? Colpa di Habisreutinger. Ogni fatto negativo che...

LUGANO – Il mercato estivo non ha convinto? Colpa di Habisreutinger. Via Domenichelli? Ha scelto Fischer ma è colpa di Habisreutinger. In cambio di Hnat non è arrivato nessuno? Colpa di Habisreutinger. Ogni fatto negativo che accade alla Resega pare essere figlio delle decisioni del direttore sportivo.

Ma Roland, a tutti questi attacchi, come risponde? “Credo che questa situazione faccia parte del gioco – è intervenuto il direttore sportivo bianconero - ogni scelta, anche quelle riguardanti il mercato, è presa in accordo con un gruppo di persone. Si decide insieme come muoversi e quel che è meglio per la società. Alla fine però sono io che metto la faccia. E così le critiche, quando ci sono, sono rivolte al sottoscritto”.

Habisreutinger, nelle ultime settimane ti hanno addossato parecchie colpe…
“Penso che sia nella natura dell’uomo andare a cercare gli sbagli altrui”.

Quando la squadra non gira al meglio…
“Ma no, sempre, anche quando tutto va bene la gente cerca sempre qualcosa di negativo a cui attaccarsi. Però non è un problema. Le critiche sono parte integrante di questo mestiere. Ci convivo. È poi la società, non la piazza, che deve valutare il mio operato”.

E dal club ti sei mai sentito messo in discussione?
“Non sono la persona adatta a cui chiedere di giudicare il mio lavoro. Dalla dirigenza, comunque, ho sempre avuto fiducia, non mi sono mai sentito messo in discussione”.

Il Lugano è costretto, suo malgrado, ad affrontare un periodo intensissimo. Da ora a metà dicembre scenderà in pista praticamente ogni due giorni. Sarà un problema?
“Dipende. Se i risultati saranno positivi giocare spessissimo potrebbe essere un vantaggio. Altrimenti potrebbe diventare complicato. Di certo gli impegni ravvicinati non sono ideali, non danno ai giocatori - che per questo seguiranno programmi personalizzati – il tempo di recuperare al meglio. Sarà complicato. Guardare così il calendario non è piacevole. Ma tutto sommato non ci saranno vantaggi o svantaggi per noi: altre squadre saranno costrette al tour de force in altri periodi. Nel calcio si lamentano per due partite a settimana. Noi ne avremo dieci in due…”.

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