Attento Inti, la tua spalla potrebbe restare fragile
Il Dottor Ettore Taverna, famoso in Ticino per aver operato a Mendrisio l'ex giocatore del Milan Massimo Ambrosini, ha analizzato l'infortunio subito dall'attaccante dell'Ambrì
AMBRÌ - Sono passati quindici giorni dall’infortunio alla spalla subito da Inti Pestoni nel match valido per la Coppa Svizzera contro i GDT. In quello sfortunato 1 ottobre il giovane attaccante biancoblù si era lussato l’articolazione in un fortuito scontro di gioco. Negli scorsi giorni il buon Inti si è sottoposto a diverse visite mediche per capire l’entità dell’infortunio e per accertare i tempi di recupero, stimati attorno ai due mesi. I dottori che hanno visitato il numero 18 biancoblù hanno scongiurato, almeno per il momento, l’intervento chirurgico.
Noi abbiamo chiesto un “consulto medico” al dottor Ettore Taverna, esperto in materia e che di spalle nella sua carriera professionale ne ha operate parecchie. Il medico, che lavora anche all’OBV di Mendrisio, è divenuto famoso nel nostro Cantone per aver operato all’Ospedale del Vecchio Borgo l’ex giocatore del Milan Massimo Ambrosini. Ma non solo: “sotto le sue mani” sono passati anche Alessandro Nesta e Giorgio Rocca.
Dottor Taverna, in generale come si cura una lussazione di una spalla?
“Solitamente dipende dalla persona. Un conto è un giovane giocatore che fa sport, un altro è invece una persona di 50 anni che conduce una vita sedentaria. In generale comunque la spalla infortunata si tiene immobilizzata e di conseguenza si fanno delle indagini per vedere se ci sono stati un danno legamentoso importante o un danno osseo. Se non ci sono entrambe le cose, la cura è conservativa. Il discorso è solitamente diverso per chi fa sport ad alto livello e soprattutto di contatto come l’hockey su ghiaccio. In genere comunque quando una spalla si lussa ci sono quasi sempre delle lesioni legamentose e queste aumentano le possibilità di recidiva nell’individuo che ha subito la lussazione”.
Conosce il caso di Inti Pestoni? È giusto aver deciso di evitare (per il momento) l’operazione?
“No, non conosco le dinamiche di questo infortunio. In generale, per quanto riguarda lo sportivo, dipende a che punto della stagione succede. In questo caso probabilmente si è puntato su un trattamento riabilitativo e magari, se ce ne sarà bisogno, di posticipare l’intervento a fine stagione. Ovviamente se ci sono delle lesioni importanti si ricorre alla chirurgia che può prevedere la ricostruzioni dei tessuti molli vale a dire delle capsule legamentose. Infine ci sono pure degli interventi specifici per chi ha subito dei danni ossei”.
Il rischio che Pestoni rientri e subisca un nuovo infortunio del genere esiste?
“Il rischio esiste chiaramente. Bisogna vedere quanto sono importanti i danni subiti. Chiaramente in uno sport di contatto come l’hockey i rischi sono più alti. Se però non ci sono lesioni evidenti potrebbe anche essere che il giocatore non subisca nessun’altra lussazione per tutto il resto della sua vita”.
Servirà in ogni caso un’operazione?
“No. Servirà se il giocatore avverte apprensione, instabilità e paura nel giocare. Ci sono però molti casi che dopo una lussazione si riprendono al 100%”.
Ci sono sempre più persone con problemi di questo genere legate alle spalle…
“La spalla è l’articolazione più mobile del corpo umano e dunque è anche quella che di gran lunga si lussa”.
Lei è diventato famoso nel nostro Cantone per aver operato Ambrosini…
“Ambrosini era stato reclamizzato in Ticino perché l’avevo operato all’OBV di Mendrisio. In realtà ho avuto interventi più importanti per esempio con Nesta che l’ho fatto rientrare prima che il Milan vincesse la Champions League. Ho pure operato lo slalomista italiano Giorgio Rocca”.




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